Il pagellone della Primavera di SpazioJ – Tocca al centrocampo: Fernandes rinforzo decisivo

Dopo il resoconto della linea difensiva raccontato mercoledì sera, quest’oggi tocca al reparto di mezzo stare sotto osservazione.
Simone Dinoi e Dario Lombardi presentano la seconda delle tre puntate sul pagellone stagionale della Juventus Primavera.
Dopo la difesa e il centrocampo, domani sarà il turno dell’attacco e dell’allenatore Alessandro Dal Canto.

IL PAGELLONE DEL CENTROCAMPO

Caligara 5,5 – Su di lui c’erano tante aspettative: sarebbe dovuto essere la luce del centrocampo, il geometra che disegna il gioco della squadra bianconera. Le partite in America con la prima squadra, l’esordio in Champions League al Camp Nou; sembrava essere l’inizio di una stagione perfetta. E invece? Il giovane centrocampista si accontenta di una stagione “normale”, in cui non fa partite pessime, ma nemmeno illuminanti. Una Mercedes che va a 40 all’ora. Il salto in serie A nel Cagliari non è stato dei più fortunati: solo 17 minuti giocati in tutto. Nel cv di questa stagione anche una squalifica di cinque giornate per aver insultato l’arbitro. Insomma, poteva e doveva dare di più.

Capellini 6 – La duttilità è il suo punto forte. L’allenatore ha testato le sue capacità di impostazione sia da mediano sia da perno centrale del terzetto difensivo ottenendo risposte buone risposte in entrambe le posizioni. Scomparso dai radar nelle ultime settimane a causa della crescita di Serrao.

Di Pardo 6 – La sua stagione parte al rallenty, un po’ come la squadra: il centrocampo a tre con Portanova e Toure non lo mette nelle condizioni adatte per esprimersi al meglio. Deve carburare un po’ prima di far andare il motore a pieni giri. Dal Canto poi, negli ultimi mesi di campionato, decide di spostarlo sulla destra e da lì non si muove più. Giocatore dal grande lavoro oscuro e capace anche di mettere qualche cross nel mezzo, nel complesso disputa una stagione di cui poter essere soddisfatto.


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Fernandes 7 – Il suo approdo nel mercato di gennaio ha letteralmente cambiato la squadra. L’allenatore gli ha immediatamente consegnato le chiavi del centrocampo posizionandolo davanti alla difesa e lui, da lì, non si è più schiodato. Bravo a leggere in anticipo il gioco avversario, rapido nel far ripartire la manovra dei suoi. Sei mesi ad alto livello in cui ha dimostrato di meritare un salto di categoria che, verosimilmente, avverrà nelle prossime settimane.

Merio 5,5 – In campionato gioca appena due ore in tutto, senza riuscire a mettere lo zampino. Gioca di più in Youth League, ma complice il cammino deludente della Juventus, non brilla. Una stagione abbastanza da desaparecido, senza riuscire a mostrare le sue qualità.

Morrone 6 – Non viene utilizzato molto, ma quando viene chiamato in causa il centrocampista classe 2000 non si fa trovare impreparato. Per lui anche la gioia del gol, nella prima vittoria in campionato contro il Napoli (4-1 il finale a Castel Volturno). Ha ampi margini di miglioramento in fase difensiva; nella prossima stagione, se riuscirà a ritagliarsi più spazio, dovrà dimostrare tutte le sue qualità.

Muratore 6 – Le qualità non gli sono mai mancate, così come la sfortuna che lo perseguita da due anni a questa parte. L’ennesima operazione al ginocchio lo ha costretto a salutare anticipatamente la stagione, sarà pronto per il ritiro estivo e l’avvio di una nuova annata. 21 le presenze totali collezionate tra 2017 e 2018: ora però il campionato Primavera gli sta stretto.

Nicolussi Caviglia 6,5 – Uno dei giocatori maggiormente impiegati da Dal Canto e questo non può non essere un segnale positivo: difficile fare a meno di lui. Partito come jolly di centrocampo con licenza di inventare, piano piano si è fatto notare per la crescita in fase di interdizione non tralasciando però mai di far mancare il suo apporto alla gestione della manovra. Per il talento classe 2000 il prossimo sarà l’anno della definitiva esplosione.

Portanova 6 – Il conto delle apparizioni in campo dice 38: il più utilizzato di tutta la rosa. Considerate le sue doti fisiche e tecniche ci si aspettava un maggiore impatto nel mondo bianconero. Nelle variazioni dello scacchiere tattico ha trovato una collocazione definitiva solamente nella seconda parte della stagione da mezzala di destra con licenza di inserirsi in area di rigore. Le aspettative restano alte per il futuro e l’età (nato nel 2000) è tutta dalla sua.

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