Bernardeschi: “Champions e Mondiale sogni nel cassetto. Per diventare campioni serve umiltà”

Tra pochi minuti Federico Bernardeschi, direttamente dal Media Center di Vinovo, parteciperà ad una particolare intervista. Particolare perché stavolta non saranno infatti i soliti giornalisti a porre le domande, ma i giovani tifosi bianconeri, i Junior Member, che avranno l’occasione di interagire in prima persona con uno dei loro idoli. Sarà la seconda iniziativa targata “Junior Reporter”, col il numero 33 della Juventus che succederà a Claudio Marchisio, anch’egli intervistato dai baby bianconeri nei mesi scorsi. “Fischio d’inizio” fissato per le 14.20.

BERNARDESCHI RISPONDE AGLI JUNIOR MEMBER

IN UN’ISOLA DESERTA…

“Porterei un pallone, i miei cani e la mia ragazza”.

PRIMA DI UNA PARTITA: ALIMENTAZIONE

“Prima delle partite abbiamo una dieta da seguire altrimenti il nutrizionista si arrabbia. Meglio evitare la pasta con la salsiccia, però tu puoi”.

IDOLI DEL PICCOLO BERNARDESCHI

“Da piccolo sognavo di incontrare i numeri 10: Del Piero, Totti e questi grandi campioni”.

RAPPORTO SPORT-STUDIO

“Le mamme sono pesanti con i compiti però hanno ragione: bisogna studiare e anche giocare, quindi seguite i loro consigli”.

I RIMPROVERI DEL MISTER

“Quando il mister mi sgrida mi sento felice perché vuol dire che tiene a me per farmi migliorare”.

GLI AMICI DI UNA VITA E GLI AMICI JUVENTINI

Il mio miglior amico non è uno, ne ho 3-4 nella mia città. Qui alla Juve ho socializzato più con gli italiani, Buffon, Barzagli, Chiellini, Marchisio, ma anche Paulo, Higuain, Douglas Costa: siamo un bel gruppo e ci vogliamo bene”.

LA RICETTA PER DIVENTARE CAMPIONI

“Per diventare campioni vi consiglio di divertirvi e credere nei vostri sogno, impegnarvi e guardare le cose in maniera positiva, crescere con buoni valori ed essere sempre umili”.

LA SCELTA DEL NUMERO 33

“Ho scelto il 33 perché credo in Dio”.

LE MARACHELLE DA BAMBINO

“La cosa più divertente che ho fatto col pallone è tirare il pallone alle porte di qualche vecchietta, però poi scappavamo altrimenti erano guai”.

PRIMI CALCI E PRIMI GOL

“La prima volta che ho calciato un pallone avevo 4 anni, mi ero appena iscritto alla scuola calcio. Quel giorno feci anche il primo gol”.

SOGNI NEL CASSETTO

“Ho due sogni nel cassetto: vincere Champions League e Mondiale. Sincero, positivo, generoso: questi i miei tre obiettivi”.

FEDE IN DIO E NEL CALCIO

“Più forte la mia fede in Dio che quella nel calcio: prima di tutto viene la salute, poi le passioni”.

I VASI ROTTI A CASA

“Ho rotto tante cose giocando a calcio, mia madre mi inseguiva per casa perché rompevo vasi. Però io non potevo non giocare a calcio”.

CIBO PREFERITO

“Il mio cibo preferito? Pasta col peperoncino”.

LA PRIMA DEDICA BIANCONERA

“Il mio primo gol con la Juve l’ho dedicato alle persone che mi vogliono bene”

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