Allegri in conferenza: “Impensabile andare sempre in finale, forse qualcuno ha perso la dimensione della Champions”

In diretta dalla sala stampa dell’Allianz Stadium, il tecnico Massimiliano Allegri ha parlato a pochi minuti dal fischio finale per analizzare la partita ai microfoni dei cronisti presenti.

Ecco le sue parole, riportate dalla nostra redazione e la conferenza integrale:

“Il calcio è strano, da un possibile 2-1 con la parata di Buffon a un possibile 3-0 per noi. Eravamo a conoscenza delle difficoltà della partita, il Tottenham è una squadra fisica e tecnica. A Londra giocheremo come se fosse una finale”.

Sulle reti premature: “La squadra è partita bene. Poi abbiamo avuto delle difficoltà nella gestione della palla perché loro ci pressavano bene. Abbiamo subito la prima rete su un nostro errore in uscita. Nel secondo tempo abbiamo concesso meno. Il calcio è così: ti dà e ti toglie. Ma non bisogna deprimersi, chi pensava che avremmo dovuto vincere 4-0 si sbagliava”.

Sull’assenza di Matuidi: “Le assenze non contano perché la squadra è partita bene. Adesso andremo a Londra, dove avranno più pressione loro che noi”. 

Sulla partita della Juventus sul piano tecnico (domanda SpazioJ): “Loro hanno alzato la pressione, dopo essere stati sorpresi dal nostro inizio perfetto. Il calo è stato quasi fisiologico. Mi spiace, siamo stati rimontati e questo ci costringe a giocarci il passaggio a Londra”. 

Sulle sue indicazioni dopo il 2-0: “Più che chiudere alla squadra di difendersi, è stato bravo il Tottenham a schiacciarci nella nostra metà campo. In quei 20-25 minuti avremmo dovuto fare meglio, sicuramente”.

Sui recuperi per il ritorno: “Dybala domani si allenerà con il gruppo, Matuidi e Howedes ritorneranno progressivamente. La Champions è un sogno e un obiettivo, ma vincerla non è facile. Non siamo i favoriti ogni anno. I ragazzi devono essere contenti di quello che stanno facendo, ma da qui a pensare che la Juventus giochi un ottavo di finale e vinca 3-0 ce ne passa. A me questa cosa fa girare molto le scatole perché non si ha l’idea della dimensione delle altre squadre. L’obiettivo numero è il campionato, poi magari cercheremo di andare avanti in Champions. Non accetto che un 2-2 in Champions deprima l’ambiente”. 

Sulla differenza di valore tra Serie A e Premier League: “I campionati sono tutti diversi l’uno dall’altro. In 1-2 partite può succedere sempre di tutto, anche tra due squadre con piazzamenti diversi in campionato. Senza dimenticare che noi siamo un filo sotto a Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco, City e PSG. Quest’anno la Champions sarà molto più difficile, con queste squadre che lotteranno fino all’ultimo”.

Su Douglas Costa: “Si è procurato il rigore, ha avuto qualche azione favorevole. Loro soffrono molto le ripartenze e io ho schierato tutto i miei uomini a disposizione per approfittare di questo punto debole. Dopo il 2-0 ci è riuscito meno”.

LA CONFERENZA

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