“Quando parlano di te, non devi capire chi sei tu ma chi sono gli altri”

Le parole di Aurelio De Laurentiis, dal suo punto di vista, potrebbero avere un senso. In un momento molto delicato, in una stagione molto delicata, il patron del Napoli ha cercato di compattare il suo ambiente contro il nemico comune, la Juventus. Niente liti intestine, niente proteste interne, tutti uniti al fronte. Se, da un punto di vista puramente psicologico, tutto l’ambiente Napoli è con De Laurentiis, se tra i suoi piani c’era anche quello di smuovere un po’ le acque in quel di Torino, ha fallito.

MAROTTA NE HA PER TUTTI

È arrivata pronta, anzi prontissima, la risposta di Beppe Marotta nell’immediato pre-partita di Juventus-Sassuolo. Più di una risposta, una sentenza. “Come diceva Schopenauer, quando parlano di te, non devi capire chi sei tu ma chi sono gli altri”. Perché la Juve sa benissimo chi è lei. Non è abituata a rispondere mediaticamente. Chi insinua o chi provoca non trova mai pane per i suoi denti, in riferimento a quello che tutti chiamano “Stile Juve”. Come a dire, questioni di così basso livello non competono, l’ambiente bianconero pensa esclusivamente ad altro.

RISPOSTE SUL CAMPO

Dove risponde la Juve? Nemmeno bisogno di dirlo. La Juventus, storicamente, non ha mai avuto altri modi di rispondere se non sul campo. Quando la questione si sposta fuori dal rettangolo verde, i bianconeri trovano difficoltà. Ma se vengono pungolati, provocati, come ha detto Marotta, invece di subire, incassano. Assorbono. E si caricano. Più il confronto diventerà duro, più i duri cominceranno a giocare. In modo molto semplice: se qualcuno prova a ferire la Juventus in un ambito diverso dal campo, troverà sempre picche come risposta. E capirà che, se la si vuole battere, lo si deve fare in campo.

Bisogna capire sempre chi sono gli altri. La Juventus sa benissimo chi è lei.

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