Signore del centrocampo: Rodrigo Bentancur, quantità e qualità

Rodrigo Bentancur, signore del centrocampo bianconero per una notte. Il calciatore uruguaiano è stato schierato con un po’ di sorpresa da Massimiliano Allegri nell’once de gala, ripagando la fiducia dell’allenatore toscano con una prestazione sontuosa. Personalità, quantità e qualità: doti di un grande centrocampista, dimostrate da un classe ’97 che ha già provato di essere una valida alternativa per Miralem Pjanic.

UN FARO IN MEZZO AL CAMPO

Ciò che colpisce della prestazione dell’ex Boca Juniors è la continua presenza nel centrocampo bianconero. Una delle qualità di un centrocampista di caratura internazionale è quella di farsi trovare sempre smarcato, voglioso di ricevere e smistare il pallone. Insomma, per uno che fa il ruolo di Bentancur, bisogna essere il faro della squadra, l’uomo a cui dare il pallone nel momento del bisogno. E ce ne sono stati tanti, questa sera, visto che i bianconeri hanno dovuto far girare continuamente la palla alla ricerca di un varco che è arrivato soltanto nel secondo tempo, sull’imbucata di Cuadrado per Mandzukic. Il dato relativo ai palloni toccati è eloquente: ben 92, un numero notevole. Con l’assenza di Pjanic, nel centrocampo a 2, Bentancur ha dovuto mettersi a disposizione dei compagni per il giro palla e non si è mai tirato indietro. Non si è limitato, però, al compitino, perché ha mostrato un piede caldo anche per lanci e cambi di gioco. Completo.

QUALITÀ E QUANTITÀ

Una prestazione di livello, sancita anche dai numeri. 82,7% di passaaggi completati, a dimostrazione di quanto il destro di Bentancur sia denso di qualità. Giocate mai forzate, sempre sul pezzo, una risorsa sia per i difensori che volevano avanzare la manovra che per gli esterni in alleggerimento. Ma la bontà delle sue giocate non è stata l’unica nota lieta della serata, perché l’uruguaiano ha scaldato il cuore dello Stadium più di una volta, quando ha rincorso gli avversari e strappato letteralmente i palloni dalle loro gambe. Alla fine del match sono stati 12 i duelli vinti, e 8 i possessi recuperati (dati Opta). In una partita calda come può essere uno Juventus-Fiorentina, Bentancur ha comprovato una personalità fuori dal comune. D’altronde, stiamo parlando di uno che a 18 anni giocava alla Bombonera.

MAGGIORE VELOCITÀ

Se proprio vogliamo trovare una nota negativa, tra i tanti palloni giocati dal ragazzo proveniente dal Boca Juniors, è apparso un unico comune denominatore: la lentezza nelle decisioni. Soprattutto nella parte avanzata del campo: se a centrocampo, Bentancur riusciva a trovare i suoi compagni anche in maniera celere, vista la vicinanza e la mancanza di pressing asfissiante viola, in avanti ha tardato molto spesso la giocata, pensando forse un po’ troppo. Un problema, però, che ben presto si risolverà: basterà prendere confidenza con gli schemi, i movimenti e i compagni, così che le giocate arrivino praticamente a memoria. Quel che è certo è che la Juventus si gode un nuovo centrocampista, bistrattato da tutti in estate, ma capace di prendersi già un posto in prima fila nello scacchiera bianconero. Rodrigo Bentancur, di sicuro ne sentirete parlare.

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