Corriere della Sera, l’ultimatum di Allegri: “O lui o me”. Così Bonucci finisce sullo sgabello…

Ormai da giorni in casa Juve non si parla d’altro. La lite tra Leonardo Bonucci e Massimiliano Allegri nel post Juventus Palermo è al centro del mondo bianconero soprattutto dopo la tribuna riservata al leader della Juventus e della nazionale italiana in una sfida decisiva come l’ottavo di finale di Champions contro il Porto. Dopo le indiscrezioni riportate da La Repubblica, oggi anche il Corriere della Sera racconta ulteriori dettagli sul turbolento post partita contro i rosanero.

O LUI O ME. Dopo l’innocua vittoria con il Palermo è partito un forte scontro tra Leonardo Bonucci e Massimiliano Allegri. Secondo il Corriere della Sera, e come riportano più fonti, venerdì sera nel post partita i due avrebbero rischiato addirittura uno scontro fisico nello spogliatoio davanti a tutta la squadra. Allegri già venerdì notte avrebbe chiesto alla società di mandare Bonucci in tribuna nel successivo match di Champions. Sempre secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sabato c’è stato il confronto tra le due parti alla presenza di Marotta, Paratici e Nedved con lo strappo definitivo. Bonucci non ha chiesto scusa, anzi, i toni si sono alzati e a questo punto che Allegri ha minacciato le dimissioni con l’ultimatum: “O me o lui”. La società ha “avallato” la scelta del tecnico che, a suo dire, una mancata presa di posizione nei confronti del difensore di Viterbo avrebbe comportato conseguenze negative su tutta la squadra.

PRECEDENTI. La Juventus non è nuova a queste prese di posizione nette nei confronti di alcuni calciatori “esuberanti”. Basta ricordare, tra i vari casi, quando Pirlo fu punito sotto la gestione Conte, reo di non essersi fermato in panchina dopo una sostituzione, come da regolamento interno, ma andò dritto negli spogliatoi. Lo stesso Vidal, in un match importante come quello di Firenze, sempre sotto la gestione Conte fu lasciato in panchina dal tecnico leccese e multato a causa dei suoi ritardi eccessivi. La vicenda, però, che ha riguardato Bonucci sembra essere un po’ diversa. Decisa e legittima la decisione del mister anche se tutto questo clamore intorno alla vicenda sembra anche un tentativo per destabilizzare l’ambiente e portare ad una rottura insanabile i protagonisti.

SOCIETA’. La società, dal canto suo, ha “avallato” la scelta del mister. Un chiaro segnale di come implicitamente si rispettino le decisione degli allenatori ma, in questo caso, non c’è stata una piena condivisione con il tecnico. Insomma, un chiaro atteggiamento, quello societario, volto al bene comune della squadra rivolta ad obiettivi stagionali importanti. Chiaramente a fine stagione, con le bocce ferme, si dovranno fare serie valutazioni sul futuro di Allegri che, anche alla luce della “quasi” rottura con un senatore come Bonucci, sembra essere sempre più lontano da Torino.

Aristide Rendina

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