Chi non ha fame di vittorie non è destinato a giocare nella Juventus

Sembrava scontato l’approdo di Witsel alla Juventus nei prossimi mesi. Nella sessione di mercato di gennaio oppure a scadenza di contratto. Peccato che per la seconda volta in carriera, a 27 anni, il centrocampista belga abbia preferito i soldi a un campionato più competitivo.

IL PRIMO TRASFERIMENTO

Il primo segnale di questa indole non votata alla fame di successi, lo si era riscontrato nel 2012. Il Benfica l’estate precedente lo aveva acquistato per 9 milioni di euro dallo Standard Liegi, la squadra in cui muove i primi passi nel calcio che conta. I portoghesi sono una discreta squadra e nella stagione 2011-12 giungono sino ai quarti di Champions. I soldi dello Zenit però fanno gola sia al club sia al giocatore. In una maxi operazione in terra lusitana, i russi prelevano Hulk e Witsel dal Porto e dal Benfica per 40 milioni di euro ciascuno. 7 milioni al primo di ingaggio al primo. “Solo” 4 al secondo.

PRIGIONE DORATA

Sicuramente molto ambiziosa la squadra di San Pietroburgo, ma nulla a che vedere con gli altri top club del continente. Non arrivano grandi risultati e la terra russa non sembra fare al caso di Witsel. Iniziano a circolare voci di malcontento e ipotesi di trasferimento. Lo Zenit però non ha di certo problemi finanziari e ogni trattativa per i propri gioielli pare sempre molto complicata da imbastire. Fino all’avvento dei cinesi. Nell’estate 2016 Hulk si accasa allo Shanghai SIPG. Ai russi vanno 55,8 milioni di euro. Al calciatore 20 milioni netti l’anno. Poco settimane più tardi Witsel giunge a Torino per firmare il contratto con la Juventus, ma il clamoroso dietro-front dello Zenit è ben noto a tutti.

UNA SCELTA CHE SEGNA UNA CARRIERA

Il belga è convinto della propria decisione e ad ogni intervista conferma la propria volontà di trasferirsi in Italia. Ecco però che ancora una volta è il dio denaro a mettersi di mezzo. Proprio mentre la Juve cerca di convincere lo Zenit a cedere il giocatore a gennaio, dei club cinesi si fanno avanti per il centrocampista. Sembrano solo voci. Dopo aver “sprecato” 4 anni di carriera nel modesto campionato russo, nessuno si aspetterebbe un passaggio in una lega addirittura inferiore. Invece Axel Witsel ha deciso definitivamente la priorità della propria carriera. Il guadagno. Cercare di vincere trofei importanti in uno dei top club in Europa lo ha tentato, ma di fronte ai 50 milioni in 3 anni offerti dallo Tianjin Quanjian non c’è stato nulla da fare. Tra qualche anno, mentre vedrà un conto in banca da far invidia a chiunque, chissà se avrà qualche rimorso per tutti i treni persi verso la gloria. Buona fortuna Axel.

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