Bonucci a EPCC: “Marchisio, ma come ti vesti?! Mettevo la stanza di Vidal a soqquadro. E vi racconto la mia passione per il karaoke…”

 

Ospite del programma di Alessandro Cattelan, Leonardo Bonucci ha giocato e scherzato con il conduttore. In mezzo a tante risate, anche qualche aneddoto succulento.

SU MARCHISIO – “Ogni giorno continua lo sfottò, Marchisio è anche un po’ uno che si veste in modo azzardato. Abbiamo portato da bere al cammello (un cappotto,ndr), ma farà sempre così”

SUI FIGLI – “Già due figli? Lorenzo e Matteo, sì. Per quello che mi chiedono, ho tanta energia. Mi fanno correre entrambi, è un doppio allenamento tutti i giorni. In allenamento o ritiro è praticamente vacanza. Le foto ai miei figli? Ti racconto un aneddoto: durante l’arrivo di Matteo, mia moglie ha fatto un parto naturale. Ero in sala parto e io ero bloccato, tant’è che mi guarda la ginecologa e fa: ‘Svegliati, fai la foto a tuo figlio’. Poi ci ha pensato la ginecologa… Per ora comunque non ho impartito nessuna regola, sta sempre al cellulare, certe volte risponde lui al telefono quando sono in ritiro”.

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DA RAGAZZO –Padre severo? Avevo delle regole. D’estate uscivo con gli amici a Viterbo, avevo 14 anni e uscivo col motorino, ma la regola era una: alle 23 a casa. Se tardavo di 5 minuti, sentivo la finestra che si apriva e mi chiamavano. Un’altra: la cena alle 20 pronta, una volta sono rincasato alle 20.15. Sarebbe stato meglio se non fossi tornato…“.

RISPOSTE – “Le interviste? Diciamo sempre le stesse cose, le risposte da calciatore. Io sono sincero, dai”

LE TRASFERTE – “Come scelgo il compagno di stanza? A proposito di clan dei sudamericani, c’è un altro aneddoto: il mio nemico numero uno era Vidal. Lui sarà contento di essersene andato via, perchè quando andavamo in ritiro era una corsa per mettere a soqquadro la camera dell’altro. Poi erano cavoli suoi. E quando c’erano riunioni oppure il pranzo, toccava prendere le chiavi e nasconderle da qualche parte sennò eri morto. Ma quando qualcuno va via lo togliete dal gruppo di Whatsapp? No no, ci sentiamo ancora”

KARAOKE – “In alcuni posti a Torino, coi compagni, mi piace cantare. Non hai vergogna? No, mi hanno fischiato in quarantamila, figurati se lo fanno in venti. Sentite cosa dicono? Certo, nello Juventus Stadium sono lì, li sentiamo. C’è stato un periodo in cui li sentivamo contro. Mi piacciono tanti cantanti italiani, Ligabue, Vasco Rossi e pure Mengoni”.

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