Coman, da promessa a pericolo: il francese è pronto per mercoledì

Il cinque a zero del Bayern, contro il Werder Brema, non fa notizia. Non più, almeno: la Bundesliga è ai piedi dei baveresi, si sa. E, poi, gli avversari sono in una fase storica particolarmente delicata: una nobile decaduta, si direbbe. Tanto che Guardiola, per l’occasione, ha concesso un turno di riposo a Robben, Lewandowski e Douglas Costa. Che al loro posto ci fossero Muller, schierato da prima punta, Ribery e Coman fa capire bene quanto ricca e varia sia la rosa dei tedeschi.

Coman, già: il gioiellino francese ha incantato, con tre assist e la palma di migliore in campo. È ancora di proprietà della Juve, ma l’obbligo di riscatto lo tiene stretto al Bayern Monaco. E, forse, a Torino qualcuno si sta mangiando le mani: Guardiola gli ha dato spazio e Kingsley l’ha ripagato, alla grande. Ventotto milioni sono tanti, specialmente per un ventenne di belle speranze, ma quello che l’ex Psg sta dimostrando sembra giustificare l’esborso.

esultanza-bayern-comanIeri, ha fatto ammattire la retroguardia del Werder: finte, cross, accelerazioni. Per stupire e, chissà, prendersi una rivincita contro i bianconeri: “Io sono qua, spero di servire”, ha detto nel post-partita. Partirà dalla panchina, quelli che ha davanti sono di un altro spessore, per ora. Ma lui starà lì, a osservare e scrutare la preda, pronto ad azzannarla, se chiamato in causa.

Perché, seppur la Juve gli abbia dato la possibilità di spiccare il volo, Coman ha sicuramente voglia di… farsi rimpiangere. E farlo sul palscoscenico più importante, davanti ai suoi nuovi tifosi, sarebbe da cineteca. Horror, per gli juventini.

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