Quella di ieri è solo l’ultima di tante. Anzi, di 25, ad esser precisi. 25 vittorie consecutive in casa, allo Juventus Stadium. Questo è il numero totalizzato dalla Signora, rendendo il proprio uno stadio praticamente inespugnabile.
LA CARICA
Le tante vittorie arrivate a Torino sono un fattore impossibile da tralasciare. La Juventus allo Stadium diventa una macchina perfetta, i cui ingranaggi funzionano ormai a memoria. Merito del calore dei propri tifosi, della sicurezza dell’ambiente juventino e dell’impatto mentale devastante che suscita la struttura. Insomma, la Juve quando gioca in casa, si trova in una botte di ferro. Una vera e propria fortezza, che per 25 volte di fila ha portato i 3 punti ad Allegri e ai suoi. Son ben 75 su 110 totalizzati, a fronte dei 114 disponibili in quest’anno solare. Come sottolineato da Claudio Marchisio, un’ulteriore prova della fame e dei sacrifici di questa squadra che non smette mai di lottare.
TROPPO PER TUTTI
Il sesto scudetto passa anche, se non soprattutto, da questi numeri. Il girone d’andata si è concluso nel miglior modo possibile, incoronando Madama regina d’inverno. La Supercoppa potrebbe dare un’ulteriore spinta alla grinta bianconera, stabilizzando ancor di più gli equilibri raggiunti. La chiave per la vittoria del campionato, come si sta dimostrando da ora, passa tutta dalla continuità. Gli scivoloni improvvisi come contro l’Inter, il Milan e il Genoa, non hanno serie ripercussioni quando si ha un simile ruolino di marcia. Sono sconfitte a sé, che spesso non fanno altro che aiutare a rinvigorire gli animi. La fame si alimenta anche con le sconfitte, perché tramite esse si arriva alla voglia di rivalsa. E in Serie A l’unica in grado di trasformare le singole sconfitte in molteplici vittorie è la Juventus. L’unica a dimostrare di saper soffrire e agguantare punti su punti, con solo qualche intoppo. Finché le altre squadra non riusciranno ad arrivare ad un simile risultato, ogni parola di troppo sarà inutile.
Perché è semplicemente questo il segreto per vincere: lottare con cuore, soffrire con onore. Una lezione che solo dalla Juventus si può apprendere.