
Luciano Spalletti parla in conferenza - spazioj.it
Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Udinese, match che si giocherà domani in Coppa Italia. Il tecnico bianconero, con l’occasione, ha parlato anche di Dusan Vlahovic: ecco cos’ha riferito sulle sue condizioni e sui tempi di recupero che saranno decisamente lunghi. C’è stata la conferma.
Alla vigilia del match, in conferenza Spalletti ha dichiarato:
“Bisogna aspettarsi un po’ di cambi, son passate un po’ di ore, abbiamo fatto fatica a livello mentale e fisico. Tutto il gruppo sta lavorando in maniera corretta, coerente, quindi è giusto dare spazi”.
Poi nello specifico su Vlahovic:
“L’ho detto l’altra volta…Per i tempi precisi, i medici li mettono a disposizione quindi è bene parlare con loro. Sono loro i riferimenti. Ripeto quanto detto: 2/3 passano secondo me. Poi il medico saprà essere più preciso. Il calcio in generale è un pallone che gira e ruzzola occasioni di continuo, mette a disposizione occasioni. Tutto sto nel saperle cogliere e saperle vedere. È possibile tutto ma preferivo averlo a disposizione perché era molto concentrato nel far bene, l’ho visto molto dentro la squadra”.
Poi le parole anche in vista del big match contro il Napoli:
“Per noi son tutti test significativi perché vogliamo acchiappare risultati da offrire al nostro pubblico. Non so bene chi ci sia la prossima partita perché noi dobbiamo pensare a questa. Fare bene questa, tentare di vincerla e portarla a casa può avere una certezza in più per affrontare le prossime”.
Infine, le parole su due bianconeri in particolare:
“Zhegrova viene fuori da un infortunio lungo, è un calciatore… una miccia accesa. Quando parte ti può esplodere da un momento all’altro. Ha veramente l’estro che non sai cosa possa tirar fuori da un momento all’altro. Poi si parla di questo calcio confrontandolo con quello prima dicendo che i 10 sono scomparsi perché va confrontato con la forza delle squadre e dei calciatori. Lo vedrei più a partita in corso visto che ha una condizione ancora non al meglio. Joao Mario è tecnico, bravo, sa scegliere, entrare in confidenza con la squadra e il pallone. Ha un po’ meno questa struttura da centometrista, ma lo voglio conoscere a fondo, ma prima o dopo gli darò dello spazio”.
This post was last modified on 1 Dicembre 2025 - 18:02 18:02