Alla fine di Juventus-Cagliari, Luciano Spalletti ha usato toni chiari parlando del contributo di Jonathan David e Loïs Openda. Il tecnico bianconero ha analizzato il loro impatto in una gara segnata dall’uscita anticipata di Vlahovic, sostituito proprio da David nel primo tempo. La sfida con il Cagliari ha mostrato una Juventus che ha bisogno di risposte immediate dal suo attacco. Le parole dell’allenatore hanno riaperto il tema della personalità e della continuità, fattori decisivi per reggere il peso delle ambizioni del club.
Il richiamo sul carattere che non ammette fraintendimenti
“Devi avere quella faccettina di ca**o, gli altri altrimenti si accorgono che sei timido e ti danno gli schiaffi”
Il tecnico chiede personalità e coraggio, soprattutto nei duelli. Per David e Openda è un messaggio diretto: la Juventus ha bisogno di attaccanti che reggono la pressione e incidono quando conta.
Openda, pochi minuti ma un messaggio preciso
“Dovrebbero fare due o tre gol di fila per prendere più sicurezza e diventare più tranquilli. Ma nel calcio bisogna anche guadagnarsela e riuscire da soli”
Openda ha avuto pochi minuti, ma Spalletti pretende un impatto diverso. Il belga, dopo il periodo al Lipsia, deve portare continuità anche negli spezzoni brevi.
David chiamato a incidere più di così
“Una volta inquadrato il proprio ruolo e cosa serve, si assume quella postura lì. Si deve fare così, altrimenti tutti hanno dubbi e sono loro che possono toglierli”
L’infortunio di Vlahovic ha costretto Spalletti a inserire David dal primo tempo. L’attaccante non è riuscito a cambiare l’inerzia della gara. Per il tecnico serve più sicurezza e una presenza più marcata nei momenti chiave.
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