La Juventus esce dal Franchi con un pareggio che pesa, perché arriva nel momento in cui serviva un segnale forte per riavvicinare le prime posizioni della Serie A. La gara con la Fiorentina ha confermato i limiti della squadra, soprattutto nella costruzione centrale. La Gazzetta dello Sport ha analizzato la prestazione con toni severi e ha evidenziato la mancanza di un regista capace di guidare il gioco. Un tema che si ripete da settimane e che ora diventa un campanello d’allarme.
La critica de La Gazzetta dello Sport dopo il pari di Firenze
La prestazione della Juventus è stata giudicata lenta e prevedibile. La Gazzetta dello Sport ha sottolineato come la manovra si sia spesso bloccata, soprattutto nella prima parte della gara. Il quotidiano ha pubblicato un passaggio particolarmente duro rivolto alla squadra guidata da Luciano Spalletti evidenziando l’assenza di un punto di riferimento in mezzo al campo.
“Dov’è il regista? Per un tempo la manovra bianconera va a due all’ora, l’unico schema è: palla a destra a Cambiaso per un cross puntualmente impreciso.”
Una critica che non riguarda solo i singoli, ma l’impianto complessivo. Secondo il quotidiano, senza una guida tecnica centrale diventa difficile rendere fluido il gioco e aumentare la qualità degli ultimi metri.
Un’allerta per il percorso stagionale della Juventus
Il pareggio contro la Fiorentina, unito a una manovra considerata insufficiente, complica la corsa verso i primi quattro posti. L’obiettivo dichiarato resta quello di tornare in Champions League, ma la concorrenza di club come Inter, Napoli e Roma lascia poco margine agli errori. La Gazzetta parla di un problema ormai ricorrente, che va oltre il risultato di una singola partita.
“Si riassume tutto in un vecchio slogan mai così attuale: cercasi regista disperatamente. Forse anche un regista non di livello andrebbe bene”.
Il messaggio è chiaro. Senza una soluzione concreta nel cuore del gioco, la Juventus rischia di rimanere intrappolata in prestazioni simili, con difficoltà nel creare ritmo e continuità. È un richiamo forte, che il club non può ignorare.

Una riflessione sul futuro immediato
Il pareggio di Firenze non compromette la stagione, ma invita a un esame di coscienza. La Juventus ha qualità e struttura, ma per competere ai livelli richiesti serve un passo in più nella gestione del pallone. Le parole de La Gazzetta dello Sport non sono un’accusa gratuita, ma il sintomo di una percezione diffusa. La squadra dovrà trasformare queste critiche in energia positiva, ritrovando convinzione e velocità. La reazione dirà molto sulla solidità del gruppo e sulla fiducia nel progetto tecnico.