Luciano Spalletti si è presentato nelle scorse ore in conferenza stampa, per la prima volta da allenatore della Juventus. Tra i vari temi trattati, il neo tecnico bianconero ha voluto concentrarsi anche su quanto si potrà vedere in campo, sia dal punto di vista tattico che da quello puramente estetico.
Tra calcio estetico e DNA della Juventus: “Fondamentale vincere la partita”
Luciano Spalletti è sempre stato considerato un cultore del calcio estetico. Una definizione che potrebbe risultare opposta al risultatismo che per anni è stato affiancato al nome della Juventus e al suo DNA. Per il neo tecnico bianconero la cosa più importante resta sempre la vittoria, con l’estetica che rende però i successi maggiormente apprezzabili:
“In campo diventa fondamentale vincere la partita: a volte si vince per la fortuna di un rimpallo o una deviazione ma diventa fondamentale vincere. Poi, visto che il calcio è anche uno spettacolo, si cerca di fare un buon prodotto, che sia di qualità per chi lo vede. Quello che affatica la mente e annoia sono le stesse cose“.
Luciano Spalletti nel corso della gara di Nations League tra Italia e Germania
Spalletti apre alla difesa a quattro: “Si può fare qualcosa di diverso”
“Ci sono presupposti per dare seguito a quello che è stato fatto fino adesso. Chiaro che ci sono anche dei calciatori che preferirebbero giocare in caselle un po’ differenti: in entrambi i casi bisogna che si crei un po’ di disponibilità. Ma vorrebbe dire che si andrà a fare qualcosa di diverso con la difesa a 4 anziché a 3“.
Il neo tecnico bianconero ha inoltre voluto ricordare Igor Tudor e il suo lavoro svolto in questi mesi:
“Ho rispetto di questa classifica, del lavoro fatto da Tudor che saluto caramente. Ho avuto la possibilità di conoscerlo e ho la certezza sia una persona splendida e un professionista vero. Sono sicuro di trovare una squadra in buona condizione mentale e allenata bene per la professionalità di chi mi ha preceduto“.