La Juventus di Igor Tudor affronta il Real Madrid al Bernabeu stasera alle 21, cercando una vittoria in Champions League dopo due pareggi consecutivi contro Villarreal e Borussia Dortmund. In ballo c’è non solo il rilancio in classifica, ma anche l’evitare un primato negativo: tre pareggi di fila non capitano dai tempi di Antonio Conte nel 2012. Un segnale d’allarme che Tudor vuole ignorare per invertire la rotta.
Juve, è l’ora della verità: riaffiorano i fantasmi del 2012
I bianconeri hanno racimolato solo due punti nelle prime due uscite della fase a gironi, un bottino magro che li mette in compagnia di squadre come Bodo/Glimt e Bayer Leverkusen. In questa formula rinnovata, ogni pareggio può essere un risultato negativo, e stasera contro i campioni del Real Madrid serve un guizzo per non affondare.
Risale a tredici stagioni fa, nell’autunno del 2012, l’ultima volta che la Juve incatenò tre pareggi in fila in Europa: contro Chelsea, Shakhtar e Nordsjaelland, sotto la guida di Conte. Nonostante quel filotto, la squadra si riprese e chiuse il girone al primo posto, ma oggi il contesto è diverso, con una crisi generale che non perdona passi falsi.

Tudor cerca riscatto: al Bernabeu match fondamentale
La “malattia dei pareggi” che ha infettato i bianconeri in Serie A minaccia di contagiare anche la Champions, dove una vittoria manca dall’ultima edizione. Tudor sa che un altro X al Bernabeu prolungherebbe l’agonia, ma potrebbe anche sfruttare il dato negativo per dar carica ad un gruppo affamato di riscatto in uno stadio leggendario.
La Juve ha mai vinto al Bernabeu? Sì, ma è rarissimo: l’ultima volta nel 2003, per 2-1.
Com’è la classifica della Juve? Con due punti, la Juve è tredicesima, in zona rischio playoffs, a caccia di punti per non complicarsi la vita.
Tudor cambierà modulo? Molto probabilmente opterà per un 3-5-2 più coperto.