Anche Alessandro Del Piero ha voluto incoronare Kenan Yildiz elogiando i suoi pregi.
Juventus-Atalanta non è stata la partita di Kenan Yildiz. Il 10 turco nonostante un buon primo tempo, non è riuscito a scalfire la retroguardia orobica e dunque non ha partecipato a un gol della Juventus all’Allianz Stadium per la prima volta in questa stagione dopo i due assist contro il Parma, il gol contro l’Inter e quello – con annesso assist – contro il Borussia Dortmund.
Oggi a guardarlo da vicino c’era anche Alessandro Del Piero che Yildiz è andato prontamente a salutare durante il riscaldamento. In questi mesi sono aumentati i paragoni tra i due, soprattutto dopo la magnifica prodezza del turco contro il Borussia Dortmund che ha ricordato il primo “gol alla Del Piero” di Alex proprio contro i tedeschi.
A parlare dell’attuale numero 10 della Vecchia Signora è stato proprio l’ex capitano bianconero che ha riempito di complementi quello che per molti è il suo erede.
Le dichiarazioni di Del Piero su Yildiz prima di Juventus-Atalanta
“Mi piace, certamente sono felice per lui. Stiamo parlando di un bravo ragazzo, con mentalità, ma anche con un importante approccio alla gara e per come performa durante la settimana“, ha esordito Alessandro Del Piero a CBS Sports Golazo durante il pre partita di Juventus-Atalanta.
“Si sacrifica tanto a livello di corse e sforzi che fa per la squadra e di conseguenza i compagni ‘devono morire sul campo’ per lui”. La leggenda bianconera ha proseguito elogiando la capacità di creare opportunità del turco. “Sta creando costantemente sempre più occasioni da gol. Sta diventando un giocatore completo, un 10 completo e questo è importantissimo per lui ma anche per la Juventus”.
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Nota a margine anche per l’intesa con Thuram. “Il centrocampo è sempre una posizione chiave per ogni squadra. Lì c’è Thuram che con Yildiz crea un’ottima intesa“.
Anche nel post partita, Del Piero ha parlato di Yildiz. “Gli altri compagni devono sapere che lui è veramente giovane. Nonostante ciò, lui si sta caricando sulle spalle un peso enorme. Si deve condividere questo peso tra i vari compagni”.
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“Quando vedi un tuo compagno che sta lottando, tu devi aiutarlo, devi supportarlo avvicinandoti a lui – ha proseguito Pinturicchio -. Sono sicuro che ciò accada fuori dal campo, ma va fatto anche lì. Se un compagno sta giù, bisogna aiutarlo non solo perché è il numero 10 ma perché gioca per la tua squadra”.