L’ex bianconero non ha dubbi sul significato di essere della Juve Di seguito le sue parole con anche il presagio sul Derby
Chi indossa la maglia della Juventus sa bene il significato e il valore della Vecchia Signora. Passano gli anni e questo non cambia. In ogni stagione vincere è ciò che conta per i bianconeri, anche quando la strada è in salita.
In questo inizio di stagione, la Juventus ha totalizzato sei punti in due partite: un’ottima partenza. La strada però è ancora tanto lontana e bisogna focalizzare l’obiettivo per non compiere passi falsi.
Juve, l’intervista di Jugovic
L’ex centrocampista bianconero, Vladimir Jugovic, che calciò il rigore decisivo nella finalissima di Champions League contro l’Ajax nel 1996 sa bene cosa significa indossare la maglia della Juventus. Ha parlato in esclusiva a La Gazzetta dello Sport per commentare il momento della Juventus e la prossima sfida in programma contro l’Inter. Di seguito le sue parole
Al rientro della pausa nazionali, la Juventus per la terza giornata di campionato dovrà sfidare l’Inter. Secondo Jugovic questa partita vale sempre a prescindere dal momento è la partita più sentita dai tifosi di entrambe le squadre.
“Per l’Inter è l’occasione per ripartire immediatamente dopo la sconfitta contro l’Udinese. Per la Juventus è l’appuntamento ideale per trovare conferme all’inizio di stagione positivo”.
Sull’allenatore della Juventus afferma di non essere sorpreso dalla partenza.
“ Tudor è arrivato a fine marzo al posto di Thiago Motta e ha portato la Juventus in Champions League, poi a giugno ha disputato un buon Mondiale per Club. Lavora da diversi mesi con i giocatori e si vede. La squadra ha già una su identità e lo spogliatoio sembra avere un buon feeling con il tecnico”.
Per l’ex centrocampista il punto di forza della Juventus è la ricerca del risultato e della vittoria, ad ogni costo: alla Juventus conta soltanto quello.
“L’ho imparato a Torino come Igor. Quando indossi quella maglia, devi vincere. Tudor lo sa benissimo e lo sta dimostrando con praticità. Battere l’Inter vale più di tre punti. È una questione di fiducia e entusiasmo: rafforzerebbe le sensazioni positive delle prime due giornate. È un esame per capire se la Juventus potrà davvero lottare per lo Scudetto. Per il momento resta favorito il Napoli di Conte. Antonio è un vincente”.
Non solo la Juventus, le parole sui giocatori bianconeri
L’ex centrocampista non si è focalizzato solo sulla Juventus, ma ha parlato anche di alcuni giocatori della rosa.
Su Bremer ha sottolineato come garantisce stabilità al reparto e a tutta la Juventus.
“Bremer? Un po’ come Ferrara e Montero ai miei tempi. Difendere bene è il primo passo per vincere. Il rientro di Bremer dopo il grave infortunio e la lunga inattività pesa come un grande acquisto”.
Ha dichiarato, inoltre, di essere contento che Vlahovic continui a fare gol per la Vecchia Signora e che la concorrenza è positiva nei top club.
“Mi sembra che le prime partite lo dimostrino: in attesa di vedere Openda, David e Vlahovic stanno segnando. Ai miei tempi erano tanti e tutti campioni: Vialli, Ravanelli, Padovano, Del Piero. E poi Vieri, Boksic… Adesso ci sono molte partite e alle punte viene chiesto un lavoro maggiore: poter alternare gli attaccanti è un bel vantaggio”
Ritornando al derby, Jugovic parla anche della sfida tra i fratelli Thuram affermando che il suo preferito è Khephren.
“Sono nato centrocampista e faccio il tifo per chi gioca nel mio ruolo. Ho fiducia anche in Koopmeiners: giusto dargli una nuova chance. Non ha senso comprare tanto per farlo, senza valorizzare fino in fondo i giocatori che si hanno già in casa. Koop può diventare il tuttocampista ideale per Tudor”.
Infine conclude l’intervista affermando che Yildiz deciderà Juve-Inter in quanto il turco ha un buon feeling con il Derby d’Italia.
