Manuel Locatelli fa sognare i tifosi della Juventus: “Questa cosa mi fa venire i brividi”.
Prosegue il Mondiale per Club della Juventus. I bianconeri domani alle 18:00 contro il Wydad Casablanca dovranno dare seguito all’ottimo successo ottenuto contro l’Al Ain. Differentemente dalla sfida contro gli emiratini, Igor Tudor potrà contare su Manuel Locatelli, rimasto in panchina per l’intera partita a causa della distorsione alla caviglia destra rimediata in Nazionale.
Il mediano classe 1998 è stato determinante nell’ultima partita di campionato della Vecchia Signora contro il Venezia in cui ha calciato il rigore decisivo per la qualificazione alla Champions League del club. Un rigore da capitano vero, ruolo che – come ha rivelato a DAZN – inorgoglisce l’ex Sassuolo: “Mi fa venire i brividi“.
Locatelli a DAZN: “Essere capitano della Juventus mi fa venire i brividi”
Durante il ritiro negli Stati Uniti presso la riservata White Sulphur Springs, Manuel Locatelli ha parlato a ruota libera a DAZN. “Per me essere capitano della maglia che ho indossato sin da bambino mi fa venire i brividi – ha dichiarato il centrocampista -, è una cosa che sento tutti i giorni”. Il classe 1998 ha proseguito dicendo: “È una responsabilità quotidiana. Devo essere un esempio per tutti in ogni momento. È stata una cosa bella, che mi serviva, ma la mia forza è sempre stata quella di avere un equilibrio anche nei momenti di difficoltà. Mi sono concentrato sul lavoro e basta, provandoci tutti i giorni. Alla fine credo di aver ottenuto buoni risultati”.

Da capitano della Juventus, Manuel ha anche un sogno da realizzare: “Voglio alzare un trofeo, farlo con questa maglia sarebbe incredibile”. Essere il capitano di una delle squadre più importanti al mondo, porta con sé anche delle responsabilità. “Sono cambiato qui alla Juve – ha proseguito Locatelli -. Ho avuto la fortuna di avere dei grandi capitani. Qui hai delle responsabilità diverse”. Il numero 5 bianconero ha avuto la fortuna anche di poter seguire degli esempi a Torino: “Son cambiato perché ho guardato Chiellini, Bonucci e Danilo. Quindi alcune responsabilità che prendevano loro non le prendevo. Ora so che devo essere esemplare ogni giorno. Quello che ho ricevuto da loro devo trasmetterlo ai più giovani”. La bassa età media del gruppo, è stato un altro tema toccato da Locatelli.
Locatelli a DAZN: “Non può essere un alibi”
“Siamo diventati più gruppo – ha proseguito Locatelli -. Questa crescita è arrivata anche nelle difficoltà, ma è anche fisiologica perché siamo una squadra giovane. Quest’anno abbiamo fatto buone cose e abbiamo avuto anche momenti di difficoltà e lì ci siamo uniti”. Per quanto riguarda l’età media, il centrocampista non ha nascosto l’importanza di avere giocatori esperti in rosa.

Al contempo, però, quest’anno la Champions League l’ha vinta una squadra giovane come il PSG. “La squadra parigina dimostra che in un contesto dove tutti vanno ai 300 all’ora si possa comunque raggiungere il risultato. Essere giovani non può comunque essere un alibi“.