Tudor senza freni: “Ecco cosa serve per essere competitivi”

Igor Tudor ha parlato a poche ore dall’esordio assoluto della Juventus al Mondiale per Club: le parole del tecnico bianconero.

Manca sempre meno all’esordio della Juventus al Mondiale per Club. I bianconeri, nella notte tra mercoledì e giovedì, sfideranno l’Al-Ain all’Audi Field di Washington nel match valevole per la prima giornata del girone G.

Igor Tudor, fresco di rinnovo con la Vecchia Signora fino al 2027, potrà disputare questa competizione senza l’incognita del futuro, con l’obiettivo di provare ad arrivare più lontano possibile. Il tecnico croato ha parlato alla Gazzetta dello Sport a poche ore dal fischio d’inizio.

Juventus, a tutto Tudor: le parole del tecnico bianconero

“Non si riparte dell’inizio, c’è un lavoro dietro che aiuta molto e ci sono sicuramente meno cose che loro non sanno. Io e i ragazzi ci conosciamo bene, sia umanamente che professionalmente”. Queste le prime parole di Igor Tudor rilasciate nel corso della sua lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Il tecnico bianconero non ha mai avuto incertezze riguardo al suo futuro:

Sia in campionato sia in queste tre settimane non ho mai avuto la sensazione che dentro la squadra regnasse un clima di incertezza. Per me è sempre stato tutto molto chiaro. Vi assicuro che mi sono sempre sentito bene e i ragazzi sono stati eccezionali per professionalità e predisposizione al sacrificio. Io ero in una bolla mentale con la concentrazione massima.

Tudor
Juventus, a tutto Tudor: le parole del tecnico bianconero (LaPresse) SpazioJ.it

Tudor ha poi commentato il grande affetto e la grande stima ricevuti dal gruppo squadra:

È bello perché alla fine quello che conta sono i giocatori e il loro pensiero. Io sono esigente come allenatore, anche in un mondo in cui si sta perdendo la coerenza e si tende a non risolvere i problemi che si presentano, io resto me stesso. Non sono uno che mette la polvere sotto il tappeto. Un calciatore in una settimana tra partite, viaggi e riposo fa due-tre allenamenti in cui esce con la lingua di fuori: ecco, quello per me è il minimo indispensabile. Non puoi non farlo. Un allenatore ora è molto di più, deve riuscire a gestire tutto e cercare di essere giusto.

L’allenatore bianconero si è poi espresso sulla sua idea tattica e sullo stile di gioco:

Avremo un sistema di gioco base che poi andrà interpretato di volta in volta. Anche in questo caso io non non sono un maniaco dei numeri. Ci saranno delle varianti, io non credo a quelli che dicono che un modulo è più moderno e altri lo sono meno. Solo lo stile di gioco e le scelte dei giocatori determinano se una squadra è più o meno offensiva.

Fondamentale, oltre allo schema di gioco, sarà la mentalità della squadra:

Il pressing mi piace, lo fanno tutti, è bello andare avanti ma poi bisogna anche andare verso la propria porta. Non si deve rinunciare a niente. È un calcio sempre più esigente, non bisogna essere superficiali ma essere aperti e non farsi condizionare dalle etichette che ci vengono messe addosso.

Sul mercato, infine, il tecnico croato ha confermato quanto detto nelle scorse settimane:

Certo, quello che ho detto lo penso ancora. Con tre acquisti la squadra è competitiva, in più ci sarà il ritorno di un giocatore importante come Bremer, che qui negli Stati Uniti si sta allenando insieme a noi, e di Cabal. Sono contento dei miei ragazzi, la società farà il massimo. Sono sicuro che saremo più forti dell’anno scorso.

Juventus, le parole di Tudor sul Mondiale per Club

A poche ore dal fischio d’inizio della gara d’esordio contro l’Al Ain, Igor Tudor ha parlato anche del Mondiale per Club:

Il Mondiale per Club però è diverso, abbiamo fatto una preparazione non usuale per gli impegni delle nazionali, ho avuto il gruppo non al completo. I giocatori però sanno bene quali sono gli obiettivi se fanno parte di questo club: si partecipa sempre per vincere. È tutto nuovo e quindi è difficile avere un’opinione, non si conoscono bene gli avversari e la competizione è tutta da scoprire. Andando avanti avremo le idee più chiare, ma non abbiamo un obiettivo minimo. Non mi sono mai fissato su quello, ci si focalizza solo sul lavoro e su noi stessi.

Tudor
Juventus, le parole di Tudor sul Mondiale per Club (LaPresse) SpazioJ.it

Il tecnico bianconero ha poi parlato dell’importanza del discorso di John Elkann alla squadra:

A motivarci è stato il presidente Elkann, che è voluto venire a trovarci alla Continassa per spingerci ad andare al Mondiale con la voglia di vincere. È stato molto chiaro, l’ho visto bello pimpante, ha ribadito messaggi forti, da Juve, e i ragazzi hanno apprezzato.

Infine, un pensiero su Al Ain e Wydad, prime due avversarie della Juventus al Mondiale:

Sono due squadre da non sottovalutare, vengono da campionati poco seguiti ma sanno vincere. Non è facile preparare una partita contro club che si conoscono così poco, li abbiamo studiati ma restano delle incognite. Anche per questo noi dobbiamo avere il massimo di attenzione. Dobbiamo andare forte, in fondo siamo noi contro noi stessi.

Gestione cookie