La Juventus si sta preparando alla partenza per gli Stati Uniti, ma occhio alle novità di mercato: cambia ancora tutto per Vlahovic.
La Juventus sta vivendo la vigilia della partenza per gli Stati Uniti preparandosi al meglio per il Mondiale per Club. Sta infatti per iniziare, oltreoceano, una nuova avventura sotto la guida di Igor Tudor. Avventura che il club vuole sfruttare come un momento e un punto da cui ripartire dopo una stagione finita al di sotto delle aspettative.
Nel frattempo, la società sta però lavorando anche in ottica calciomercato per cui si dovranno mettere a segno colpi tanto in entrata quanto in uscita. Alcuni reparti sono al momento più di altri attenzionati dal momento che necessitano di essere rinforzati. In primo piano c’è perciò specialmente quello offensivo in cui gli occhi sono puntati soprattutto su Dusan Vlahovic.
Vlahovic, il futuro è ancora tutto da scrivere: ecco cosa sta succedendo alla Juventus
Dusan Vlahovic, ormai da mesi, sta capitalizzando l’attenzione in casa bianconera. L’attaccante pesa parecchio a bilancio con il suo ingaggio da circa 12 milioni di euro e la scadenza del contratto fissata al 2026 non aiuta di certo il club. Il rischio è quello di arrivare a scadenza e di perderlo a parametro zero dopo aver investito circa 80 milioni di euro nel momento dell’acquisto dalla Fiorentina.
Su di lui ci sono club turchi e arabi – che non lo allettano visto che vuole continuare a giocare ad alti livelli – ma sembrerebbe esserci anche il Milan di Massimiliano Allegri. Occhio però, ora come ora, anche a ciò che è stato riferito questa mattina da ‘La Gazzetta dello Sport’.

Secondo il quotidiano sportivo, infatti, la Juventus starebbe ora pensando addirittura di non cedere il serbo e di tenerlo alla corte di Tudor che apprezza parecchio le sue qualità. Di fatto, tutto sarebbe quindi stato messo in stand-by per il momento. In attesa dei dialoghi diretti che il calciatore avrà negli Stati Uniti con Comolli.
Finora c’è stata distanza tra le parti per un eventuale rinnovo di contratto. Ma il quadro potrebbe cambiare. Il nodo da sciogliere resta quello dell’ingaggio elevato eppure, rispetto a qualche mese fa, la situazione sembra concedere un nuovo spiraglio e maggiore fiducia.