I vertici della Juventus si sono dati appuntamento a Monaco di Baviera per parlare di diversi argomenti vitali per il futuro bianconero
Stasera a Monaco di Baviera si gioca la finale di Champions League tra Paris Saint Germain-Inter, ma proprio dalla città tedesca c’è stato un incontro importante in casa Juventus con John Elkann, Giorgio Chiellini e del nuovo direttore generale Damien Comolli, in attesa dell’ufficialità dopo l’addio al Tolosa, dove ricopriva il ruolo di vicepresidente e che ha già salutato tramite una lettera.

Tanti i temi affrontati in questa riunione in Germania poiché è a dir poco fondamentale scegliere in maniera corretta l’allenatore. La passata stagione c’è stato il progetto Thiago Motta, un’idea portata avanti fino alla sconfitta contro la Fiorentina al Franchi che ha sancito il capolinea della sua corsa a Torino.
Futuro Tudor: tre sostituti, ma c’è il favorito
A raccontare questa interessante situazione per la Juventus è La Gazzetta dello Sport che racconta come Pioli è il candidato principale come sostituto di Tudor e con Marco Silva del Fulham e Mancini come alternative nel caso non dovesse esserci l’accordo con l’ex tecnico del Milan.

Per quanto riguarda il calciomercato e dunque l parco calciatori, ci sono alcune indicazioni chiave come il ruolo di Kenan Yildiz che sarà centrale. Escluse dunque le voci su una possibile cessione del numero dieci turco che continuerà ad essere al centro del progetto.
Come lui anche Khephren Thuram, considerato intoccabile, mentre per Andrea Cambiaso filtra ottimismo, ma non c’è la stessa sicurezza di poterlo blindare. Chi partirà invece? Mbangula, Savona e Douglas Luiz sono i tre nomi che compongono la lista dei sacrificabili.
Vlahovic, addio certo: ecco chi lo vuole
Comolli si è subito messo al lavoro, in primis con Tudor per parlare della sua situazione lavorativa e dunque del possibile futuro. Punti di domanda sui tre prestiti (Conceiçao, Kolo Muani e Veiga) che partiranno per il Mondiale per Club, ma nessuno di questi resterà dopo la competizione.
Su Dusan Vlahovic, considerando la scadenza di contratto nel 2026, pochi dubbi: partirà in questa finestra di mercato, evitando così la cessione a parametro zero che rappresenterebbe un disastro a livello economico, a fronte dei 70 milioni spesi. Su di lui Newcastle, Galatasaray e Fenerbahce.