I risultati della Juventus non soddisfanno Elkann, Giuntoli primo indagato della disfatta. Si apre uno scenario cruciale
Cristiano Giuntoli, al suo primo anno in dirigenza alla Juventus, ha rivoluzionato quasi del tutto la rosa ed è stato chirurgico al momento di ridimensionare i costi, motivo per cui, dal punto di vista finanziario, il suo operato si può considerare più che buono. A mancare sono stati gli obiettivi prettamente sportivi, che hanno penalizzato la stagione bianconera, come riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’.
Il quarto posto, che ha fatto vedere la Champions alla Juventus, non ha del tutto stabilizzato la sua posizione in dirigenza. Tirando le somme, la qualificazione all’Europa che conta, seguita dai vari introiti e budget utili al bilancio, non è sufficiente a consolidare del tutto l’ex Napoli anche in vista del prossimo anno. Nelle prossime ore, perciò, si potrebbe arrivare a una scelta che riguarderà anche il suo futuro.
La Champions non basta per la Juventus: ecco dove Giuntoli ha fallito
L’obiettivo minimo stagionale richiesto dalla Juventus era centrare la qualificazione alla prossima Champions League. La formazione bianconera, che ha visto un cambio in panchina passando da Motta a Tudor quando la stagione era quasi in dirittura d’arrivo e i risultati continuavano a non soddisfare le aspettative, è riuscita ad arrivare al fantomatico quarto posto, ma l’ha fatto all’ultimo respiro in un match difficoltoso contro una squadra in lotta per la retrocessione. Non è, dunque, abbastanza.

La Juventus è infatti anche stata eliminata precocemente dalla Champions League, mancando la qualificazione agli ottavi contro il PSV – avversaria sulla carta più che abbordabile – e dalla Coppa Italia all’Allianz Stadium contro l’Empoli ai quarti, un’eliminazione clamorosa se si considera, a conti fatti, il destino dei toscani. Due mancati traguardi che non fanno altro che mettere in bilico la posizione di Giuntoli, in quanto Elkann si era prefissato un altro scenario.
Il mercato, i mancati risultati, i rimpianti: le perplessità di Elkann
Elkann, dal canto suo, ha manifestato un certo disappunto per i mancati traguardi raggiunti, e non avrebbe del tutto sciolto le riserve sul dirigente, che ha un’idea ben precisa di mercato da portare avanti. Dovrà gestire anche i grattacapi riguardanti le scommesse di mercato perse, quali Douglas Luiz. Oltre agli acquisti insoddisfacenti, a pesare sono state certe cessioni che, nel corso della stagione, si sono trasformate in grandi rimpianti.
