Il calciomercato Juventus ha messo nel mirino il centravanti: nonostante la clausola, potrebbe arrivare a meno
La Juventus deve necessariamente trovare la svolta per il ruolo di centravanti della prossima stagione. Dusan Vlahovic è ormai da considerare un separato in casa fino a giugno poiché il suo contratto non verrà rinnovato e come se non basse è in scadenza proprio al termine di quest’annata.
Randal Kolo Muani aveva cominciato talmente bene che i bianconeri stavano addirittura pensando di riscattarlo, anche a peso d’oro. Poi però le prestazioni sono calate, così come la media realizzativa, e l’aria è cambiata a Torino: ora infatti l’idea del club è quella di andare oltre.
Juventus, chi per l’attacco? Ecco i nomi
A questo punto la Juve è obbligata a rivedere il proprio piano squadra per la stagione 2025/2026. Sono tantissimi i nomi accostati alla Juventus: in Serie A i nomi di Ademola Lookman, Mateo Retegui e Victor Osimhen stanno popolando ormai da settimane le pagine dei giornali.

Fuori dal campionato italiano invece è la Bundesliga il campionato che sembra interessare particolarmente alla Juventus per la ricerca del proprio centravanti. Oltre ai soliti Openda e Boniface rispettivamente di Lipsia e Bayer Leverkusen, c’è un altro profilo che stuzzica i palati della dirigenza bianconera.
Calciomercato: la strategia bianconera
Benjamin Sesko è senza dubbio uno degli attaccanti più ricercati in ambito europeo. Questo perché la punta del Lipsia sta mantenendo una media di gol segnati molto buona: considerando solo la Bundesliga, lo sloveno ha segnato 13 gol quest’anno e 14 lo scorso.

La clausola del classe 2003 è chiara a tutti ovvero di 80 milioni di euro, un investimento che dunque la Juventus difficilmente potrà permettersi. Però c’è una piccola possibilità di abbassare questo costo, almeno nell’immediato, secondo quanto riportato da Sky Sort Deutschland.
L’idea è quella di “aggirare” la clausola offrendo più del valore attualmente fissato (80 milioni, appunto) ma con un pagamento dilazionato. Quindi magari una prima offerta di 50/60 milioni e il resto o in rate oppure in bonus dunque pagare negli anni, senza influire sul bilancio attuale.