Oltre ai giocatori della Juventus, ci sono anche tesserati di altre squadre. Tra di loro spunta Paredes. Ecco come il centrocampista aggirava il divieto
Perin e McKennie non sono gli unici giocatori coinvolti nel calcioscommesse. Sono 12 i calciatori iscritti sul registro degli indagati e per questo motivo la Procura FIGC si è già mossa. Come riferito dall’Ansa, i magistrati di Milano trasferiranno le carte a Roma e nei prossimi mesi si arriverà anche ad un deferimento. Tra i nomi spicca uno che ai tifosi bianconeri non è mai stato realmente simpatico come Paredes. Anche l’argentino rischia una lunga squalifica per questa vicenda. Non si tratta di giocate sulla propria squadra di calcio, ma di scommesse effettuate sulla piattaforma illegale.
Una vicenda che ha scosso ancora una volta il mondo del calcio. L’obiettivo della Procura di Milano è sicuramente quello di chiarire meglio l’accaduto e provare a dare una risposta importante a chi chiede di far rispettare le regole. In questo articolo andiamo ad analizzare nel migliore dei modi quanto faceva Paredes per aggirare il divieto.
Scommesse: come Paredes aggirava il divieto
Il sistema è venuto alla luce anche grazie alle dichiarazioni di Tonali e di Fagioli. Le loro parole sono state fondamentali per portare alla luce un qualcosa di davvero molto particolare. Una copertura che consentiva ai calciatori di scommettere e chiedere prestiti senza farsi scoprire. Un modus operandi che ha visto anche il coinvolgimento di Paredes.
In particolare, i giocatori si recavano in questa gioielleria per andare a pagare degli orologi mai realmente acquistati. Soldi che in realtà servivano a saldare i debiti. Naturalmente si tratta di una vicenda che ha diversi punti da chiarire e per questo motivo non sono da escludere ulteriori sorprese. Per il momento gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo considerato il fatto che parliamo di un tema molto delicato.

Per il momento il rischio di Paredes, come per gli altri giocatori, è quella di una squalifica di massimo un anno per aver scommesso su piattaforme illegali. Il fatto di non aver giocato sulla propria squadra ha permesso a tutti di tirare un sospiro di sollievo e per questo motivo non ci resta che attendere i prossimi mesi per capire come si evolverà la situazione. Ricordiamo che in casa bianconera sono indagati Perin e McKennie, ma non è da escludere che l’argentino e Di Maria abbiano scommesso proprio ai tempi della Vecchia Signora.