Reduce dal terremoto tecnico che ha portato all’esonero di Thiago Motta, il mondo Juventus vive un nuovo caso
È un momento oggettivamente delicato per la Juventus. I bianconeri sono reduci da due sconfitte pesanti che hanno portato all’esonero di Thiago Motta, ma c’è anche dell’altro.
C’è grande attesa in casa Juventus per l’esordio di Igor Tudor sulla panchina bianconera. Sabato alle 18 la Vecchia Signora ospiterà il Genoa in una partita tutt’altro che semplice visto il sorprendente cammino della formazione ligure guidata dal grande ex Patrick Vieira. L’ambiente si aspetta da subito una risposta sul campo e il nuovo allenatore bianconero sta lavorando proprio in questa direzione. Al di là delle possibili novità tattiche, i tifosi sperano in una inversione di tendenza soprattutto per quanto concerne l’aspetto mentale e l’approccio alla partita.
Battere il Genoa rappresenterebbe un punto di partenza in vista di un finale di stagione importante per le sorti del club. La Juventus è “obbligata” a centrare l’obiettivo del quarto posto in classifica, ovvero partecipare alla prossima edizione della Champions League. Motivi di prestigio, certo, ma anche economici e dunque di bilancio. Già con il solo quarto posto non sono da escludere sacrifici in estate sul mercato, ma fallire anche l’ultimo obiettivo di questa stagione. Lo sa bene John Elkann, amministratore delegato di Exor, protagonista nelle scorse ore della lettera annuale agli azionisti della holding nella quale rientra anche la società bianconera.
Juventus, il caso del “silenzio” di Elkann
In casa Juventus è in atto un risanamento che deve portare la società ad essere competitiva, ma allo stesso tempo anche sostenibile entro il 2026-27. Proprio in tal senso fa rumore il silenzio di John Elkann il quale, nella già citata lettera annuale agli azionisti di Exor ha citato Ferrari, Stellantis, Cnh, Philips, Clarivate e altre società minori, ma non la Juventus come riportato da La Gazzetta dello Sport.
Un’assenza, quella della società bianconera dalla lettera annuale agli azionisti di Exor, che non si verificava dal 2021. Lo scorso anno John Elkann parlò di “anno zero” per la Juventus riferendosi alla stagione 2023/2024. “La società sta ponendo le basi per il suo ritorno, sia in campo che fuori. Cristiano Giuntoli, che si è unito a noi nel 2023 e che è stato appena nominato miglior direttore sportivo dell’anno ai Globe Soccer Awards per il suo lavoro con il Napoli lo scorso anno, contribuirà a plasmare la Juventus del futuro” scriveva un anno fa l’amministratore delegato di Exor.

Fu svelato l’obiettivo principale: “La squadra punta a tornare in Champions League e ha già confermato la sua presenza nella Coppa del Mondo per club Fifa allargata nell’estate del 2025. Con una maggiore attenzione ai giovani talenti della squadra Next Gen, la Juventus punta a costruire una struttura di costi sostenibile, in linea con le nuove normative Uefa”.
Ad ogni modo, da Exor fanno sapere che l’assenza della Juventus dalla lettera di quest’anno rientra in un normale meccanismo di “rotazione” dato che la holding ha in portafoglio 18 società. Oltre a Juventus, infatti, non sono state citate né Gedi né Iveco. Infine, nel corso degli ultimi 15 anni, i bianconeri non sono stati menzionati altre tre volte.