Valanga di milioni: che mazzata per la Juve, la pessima notizia pesa parecchio

La Juve non sta vivendo un periodo semplice e quanto dichiarato ora pesa tantissimo: ecco qual è il punto che è stato fatto in casa bianconera.

La Juventus riparte da Igor Tudor, dopo aver esonerato Thiago Motta, ma l’ambiente continua a procedere con cautela nelle valutazioni. Non potrebbe essere altrimenti dal momento che gli errori commessi sono stati tanti e quanto è stato riferito in queste ore ne è la conferma più pesante.

L’addio a Thiago Motta, annunciato ufficialmente nella giornata di ieri 23 marzo 2025, ha segnato la fine di un progetto che avrebbe dovuto rivoluzionare il club in tre anni, ma che invece si è frantumato dopo appena otto mesi. Una parabola breve e per lo più discendente che ha lasciato tifosi e addetti ai lavori con un sapore amaro in bocca.

Esonero Thiago Motta: una sconfitta che brucia e che pesa parecchio, ecco il motivo principale

Intervenuto a ‘La Domenica Sportiva’, il giornalista Alberto Rimedio ha parlato dell’intera situazione vissuta in casa Juve e ha sottolineato come: “L’esonero di Thiago Motta è una sconfitta per tutti. Innanzitutto per lui, che non è riuscito a trasferire la sua idea di calcio alla squadra. Ma è una sconfitta anche per la società, che aveva puntato forte su di lui”.

Motta
Esonero Thiago Motta: una sconfitta che brucia e che pesa parecchio, ecco il motivo principale (lapresse)- spazioj.it

Parole che hanno pesato e pesano come macigni, soprattutto se si considera il contesto: la Juve è stata eliminata bruscamente dalla Champions League e dalla Coppa Italia, ha rimediato due sconfitte pesanti nelle ultime uscite di campionato (contro Atalanta e Fiorentina) e ha mostrato un gioco che, invece di migliorare, è andato peggiorando col passare delle settimane. Insomma, un quadro che definire deludente sarebbe un eufemismo.

Con l’arrivo di Igor Tudor, la Juventus cerca ora una scossa. L’ex difensore bianconero, che conosce bene l’ambiente, è stato scelto per traghettare la squadra fino a fine stagione, con un contratto che prevede un rinnovo automatico in caso di qualificazione alla Champions League eventualmente fino al 2026.

Una missione non da poco, considerando che il quarto posto, obiettivo minimo, è tutt’altro che scontato. La Roma è a soli tre punti, la Lazio scalpita e il Bologna ha addirittura sorpassato i bianconeri in classifica. Tudor, noto per il suo carattere deciso e il suo calcio aggressivo, dovrà mettere il cuore in mano ai giocatori e farli correre, letteralmente.

Crisi Juve: anche finisce sotto accusa Giuntoli

Se l’esonero di Thiago Motta è una batosta per il tecnico, lo è altrettanto per Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo che ha fortemente voluto questa rivoluzione. Rimedio ha infatti anche dichiarato: “È una sconfitta anche di Giuntoli, che ha sprecato una valanga di milioni“.

Giuntoli
Crisi Juve: anche finisce sotto accusa Giuntoli (lapresse)- spazioj.it

E qui entra in gioco il mercato estivo, un capitolo che fa ancora discutere. Nomi come Teun Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez, arrivati con aspettative altissime, si sono rivelati al di sotto delle attese. Investimenti pesanti – si parla di oltre 100 milioni di euro complessivi – che non hanno portato i frutti sperati.

L’esonero di Motta chiude perciò un capitolo fatto soprattutto da bassi e qualche alto, ma apre al tempo stesso tanti punti di domanda sul futuro. Tudor può essere l’uomo giusto per rimettere in carreggiata una squadra in difficoltà? E Giuntoli saprà riscattarsi da un’annata storta? Per ora, la Juventus cammina sul filo del rasoio, con la cautela di chi sa che un altro passo falso potrebbe costare caro. I tifosi, dal canto loro, aspettano risposte: non con le parole, ma con i fatti.

Gestione cookie