Mentre Thiago Motta prepara le valigie, la Juventus è già a lavoro per sostituirlo: Giuntoli sogna in grande
La posizione di Thiago Motta alla Juventus continua a essere un rebus. Nonostante le dichiarazioni rassicuranti di Cristiano Giuntoli, l’allenatore bianconero sembra essere sotto esame continuo, con il suo futuro che dipende dai prossimi risultati.
La partita contro il Genoa, in particolare, potrebbe essere un crocevia decisivo. Con questa incertezza, il valzer dei nomi per la panchina della Juventus è già iniziato.
Il toto-allenatore è già partito, ma Giuntoli sogna in grande
Due candidati sembrano in pole position: Roberto Mancini e Igor Tudor. Entrambi vedrebbero di buon occhio un approdo a Torino, ma a una condizione chiara: nessun contratto a breve termine.

L’idea di un ruolo da traghettatore fino a giugno non entusiasma nessuno dei due, che preferirebbero un progetto a lungo termine con garanzie solide. Tudor, che ha già avuto un’esperienza da giocatore e da vice-allenatore alla Juventus, potrebbe rappresentare una soluzione più immediata, anche per la sua conoscenza dell’ambiente.
Mancini, invece, porterebbe con sé l’esperienza da vincente maturata con la Nazionale, ma il suo legame con l’Arabia Saudita potrebbe complicare la trattativa. Se Tudor e Mancini sono opzioni concrete, all’interno della Juventus c’è chi continua a sognare in grande. Il nome che fa brillare gli occhi ai tifosi è sempre lo stesso: Zinedine Zidane.
Zidane, il vero sogno che non tramonta
Mancini e Tudor restano le piste più percorribili, ma Zidane è il sogno che non muore mai. L’ex leggenda bianconera, dopo i successi con il Real Madrid, è rimasto senza panchina, in attesa dell’occasione giusta. Il suo obiettivo dichiarato è la panchina della Francia, ma l’attesa potrebbe prolungarsi fino al Mondiale 2026, quando si chiuderà il ciclo di Didier Deschamps.

La Juventus potrebbe rappresentare un’opzione intermedia, un’avventura da vivere prima dell’incarico con i Bleus. Un’ipotesi difficile, ma che all’interno della società qualcuno non ha ancora accantonato del tutto. Per il momento, però, il destino della panchina juventina è ancora nelle mani di Thiago Motta.
La dirigenza lo osserva, consapevole che il margine d’errore è sempre più ridotto. Il match contro il Genoa potrebbe rappresentare uno spartiacque: vincere significherebbe guadagnare tempo e fiducia, mentre un altro passo falso rischierebbe di accelerare il cambio in panchina. La Juve riflette, consapevole che le prossime settimane saranno decisive per il futuro della squadra.