Dopo questi ultimi mesi di enorme difficoltà, potrebbe presto cambiare tutto per Dusan Vlahovic: si è mossa la società
Se per ogni progetto sportivo il diktat è sempre ‘i conti si fanno in primavera’, l’arrivo di questa potrebbe rappresentare il capolinea del treno Thiago Motta. Nessun tradimento, nessuna congiura: solo il peso dei risultati che non arrivano.
L’avventura di Motta sulla panchina bianconera sembra essere ormai al tramonto. E la settimana compresa tra la sconfitta contro l’Atalanta per 0-4 – la più pesante dal 1967 – e il 3-0 di Firenze, potrebbero essere stati il colpo di grazia.
La squadra è allo sbando, priva di energie e incapace di reagire, come lo stesso Motta ha ammesso. Gli investimenti estivi non hanno dato i frutti sperati e persino Kolo Muani, dopo un avvio scintillante, è scivolato in un tunnel di insicurezza e apatia, trascinato dal resto del gruppo.
A questo punto, anche un piazzamento tra le prime quattro potrebbe non bastare a salvare la sua permanenza. Tra le tante critiche mosse a Thiago, una delle più aspre è quella relativa all’incapacità di empatizzare con i calciatori, in particolare con Dusan Vlahovic.
Juventus, la società tuona: ripartire da Vlahovic e Yildiz
Secondo quanto riportato da ‘Sky Sport’, nella serata di ieri c’è stato un incontro chiarificatore tra l’amministratore delegato bianconero Scanavino, il direttore Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. Alla fine dell’incontro, riporta Giovanni Guardalà di ‘Sky’, è stata rinnovata la fiducia a Thiago, a patto che ci siano dei cambiamenti nelle prossime settimane.

Il giornalista ha infatti dichiarato: “Servirà sicuramente anche un cambio di atteggiamento di Thiago Motta che deve riportare al centro del progetto giocatori come Vlahovic e Yildiz e non potrà rifare certe scelte delle ultime partite altrimenti è difficile cambiare il senso di questa stagione se si insiste su un qualcosa che non sta funzionando. Deve riportare al centro del progetto alcuni giocatori, magari ripartendo proprio da Vlahovic”.
Juventus, i numeri di Vlahovic e Yildiz
Le stagioni di Vlahovic e Yildiz sono state, per motivi diversi, complicate per entrambi: il serbo si porta dietro il peso degli 80 milioni spesi per prelevarlo dalla Fiorentina e i 12 milioni di ingaggio che lo fanno il giocatore più pagato della Serie A.
La sensazione ad inizio stagione era che con l’arrivo di Motta avrebbe lottato per conquistare la classifica marcatori, ma arrivati ormai in primavera, l’ex viola ha raccolto 22 presenze e 9 reti in campionato ed è ormai la riserva di Kolo Muani.

Yildiz invece doveva essere il fulcro della rinascita bianconera: per lui in estate un rinnovo a cifre importanti e la grande investitura della numero 10. Dopo un inizio incoraggiante, anche il talento classe 2005 è rimasto imbottigliato nel tunnel bianconero, finendo spesso relegato in panchina o schierato fuori posizione.