Thiago Motta sta vivendo una stagione piena di difficoltà in questa suo esordio sulla panchina dei bianconeri
Nel calcio si sa, il primo a pagare è sempre l’allenatore quando le cose non vanno. Anche quando magari le colpe sono da spartire tra società e calciatori, il tecnico è colui che finisce più facilmente a spasso, anche perché è più semplice esonerare un allenatore a stagione in corso piuttosto che vendere un calciatore o qualcuno dello staff dirigenziale.
Inoltre la spinta di un cambio in panchina spesso può essere positiva, come per esempio è successo alla Roma con Ranieri. Ovviamente in ogni situazione c’è da trovare un profilo adatto per fare in modo che questo slancio positivo avvenga e quesot può essere un problema in casa Juve.
Juventus, bordata contro Thiago Motta dopo Firenze
In ogni caso Giuntoli è stato chiarissimo nel confermare Thiago Motta, almeno fino al termine della stagione. Nelle parole del direttore sportivo però traspare anche fiducia nel progetto pluriennale dunque il giudizio vero e proprio probabilmente arriverà più avanti, anche se molti tifosi sono già stanchi di questa situazione di classifica e non solo.

Tra i tanti ex calciatori e opinionisti che hanno detto la propria su Thiago Motta, Valon Behrami è stato tra quelli che maggiormente ha puntato il dito contro di lui ai microfoni di DAZN: “Non ci sono punti di riferimento in questa squadra ma questo ambiente lo ha creato Thiago Motta. Non ha voluto leadership, si è sentito lui leader ma è crollato, anche nella sua comunicazione”
L’ex centrocampista ha proseguito: “Ha voluto a far vedere il suo carattere, ma a volte bisogna fare anche un passo indietro, non devi dimostrare chi sei tu ma devi portare avanti la squadra. Oggi tu sei Yildiz e vedi Nico Gonzalez. Sei un altro giocatore e vedi Koopmeiners e pensi ‘Cosa devo fare per essere titolare? Non capisco”