A poche ore da Fiorentina-Juventus, resta il dilemma sul futuro di Thiago Motta: la trasferta di Firenze sarà decisiva?
Alle ore 18:00 la Juventus è attesa allo stadio Artemio Franchi di Firenze, per una sfida che forse più delle altre volte avrà un sapore particolare. I bianconeri vengono dalla cocente sconfitta casalinga contro l’Atalanta, un risultato che in pochi si sarebbero attesi e che ha scompigliato ancora una volta l’umore dei zebrati. Anche per la Viola non si tratta di un periodo semplice: nelle ultime cinque partite di campionato è arrivata una sola vittoria (quella di misura contro il Lecce). Ed il nono posto comincia a stare stretto.
Fiorentina-Juve: a tu per tu con gli ex
Fiorentina-Juventus sarà una sfida fra giocatori che hanno vestito sia la maglia viola che quella bianconera. Con un bilancio che appare nettamente a favore del fronte fiorentino. Se Moise Kean e Nicolò Fagioli sono riusciti a ritrovare la retta via, non si può dire lo stesso di Dusan Vlahovic e Nico Gonzalez, lontani dal rendimento registrato in viola.

Per i padroni di casa, dunque, ci saranno tutti gli occhi puntati su Moise Kean, che a Firenze è riuscito a ritrovare se stesso e a brillare dopo anni di poche luci e tante ombre. L’attaccante azzurro è a quota 20 gol e tre assist fra competizioni nazionali ed europee, posizionandosi al secondo posto della classifica marcatori Serie A. Sarà il momento anche di Nicolò Fagioli che, dopo essere cresciuto nella Juventus, non è rimasto al centro di quel progetto per il quale sembrava destinato. Nonostante le difficoltà incontrate nella passata stagione.
Sul fronte Juve, invece, i grandi ex sono tutti in attacco: Dusan Vlahovic e Nico Gonzalez, due fra i giocatori più discussi della stagione. Il serbo non sta mantenendo le aspettative di dirigenza e tifoseria, ed il suo destino sembra parlare di un futuro lontano da Torino a fine anno. Per l’argentino, invece, l’avventura zebrata fino ad ora è stata decisamente altalenante – solo tre gol e tre assist sino ad ora, contando tutte le competizioni disputate sino ad ora.
Un crocevia per Thiago Motta
I riflettori di questa gara sono ben puntati anche su Thiago Motta e su quello che sarà il suo futuro. Sono state tantissime le voci che hanno riguardato il futuro del tecnico bianconero, a partire dal momento dell’addio alla Champions League, passando poi per l’eliminazione in Coppa Italia e, ultimo in ordine cronologico, il poker subito dalla Dea.

A fare chiarezza sui mesi che attendono il tecnico bianconero ci ha pensato Giovanni Albanese, che ha scacciato lo spettro dell’esonero, come da molti invocato a gran voce nel caso di sconfitta questa sera:
Thiago Motta è e sarà ancora l’allenatore della Juventus. Fino al termine del campionato e con molta probabilità anche oltre: al Mondiale per Club e anche nel campionato che comincerà subito dopo. A meno di un crollo verticale o di un finale disastroso, al netto delle tante voci (non causali) e della possibilità di dover cambiare se non si arrivasse all’obiettivo della Champions League (ma a quel punto non salterebbe soltanto lui), l’allenatore ha incassato la vicinanza necessaria per rimanere concentrato sul proprio lavoro dal piano più alto della complessa e sofisticata struttura del club in cui lavora: la proprietà.
Nonostante la molteplici indiscrezioni, sembra destinato a durare ancora a lungo il rapporto fra Vecchia Signora e Thiago Motta. D’altronde Cristiano Giuntoli non ha mai nascosto il suo appoggio al nuovo progetto bianconero.