Fissata la data dell’incontro tra la dirigenza della Juventus e l’entourage di Dusan Vlahovic per il rinnovo: la strada è delineata.
Da titolarissimo a 90′ di panchina, senza neanche scaldarsi. Questo è ciò che ha vissuto Dusan Vlahovic tra la fine del 2024 e quest’inizio di 2025. A causa della lungodegenza di Arek Milik, durante la prima parte di stagione – tranne quando infortunato – il centravanti serbo è partito sempre dall’inizio. Con l’avvento del nuovo anno, la storia è cambiata.
Parte titolare in Supercoppa Italiana contro il Milan, viene sostituito al 65′ e da lì inizia il lungo calvario.
Vlahovic-Juventus, che calvario per il serbo in quest’inizio di 2025
Prima il fastidio muscolare accusato di rientro da Riyadh, e quindi le due partite saltate contro Torino e Atalanta, poi le tre panchine di fila contro Milan, Club Brugge e Napoli in cui raccoglie appena 29′ più i vari minuti di recupero. Torna titolare in Champions League, senza brillare affatto, contro il Benfica nell’ultima giornata della league phase e poi nuovamente panchina.
Contro l’Empoli prima, partita in cui subentra al 65′ e realizza la rete del 3-1, e contro il Como poi dove resta in panchina – senza neanche scaldarsi – per tutto il match. Un periodo nero per il classe 2000 dovuto sia al poco feeling con Thiago Motta sia al mancato rinnovo – finora – con la Juventus.
Vlahovic rinnova con la Juventus? La situazione sul futuro del serbo
A fare il punto sulla situazione legata al rinnovo di contratto di Dusan Vlahovic, questa mattina è stata La Gazzetta dello Sport. Secondo La Rosea, il summit tra l’entourage del giocatore e la dirigenza della Juventus è stato rimandato. Inizialmente, l’incontro tra le parti si sarebbe dovuto tenere al termine dell’ultima finestra di calciomercato. Ora, invece, i due fronti si dovrebbero incontrare durante la sosta per le nazionali di marzo fissata dal 17 al 25. Ad oggi, un prolungamento sembra decisamente difficile. Il serbo, infatti, non ha accettato – finora – né di rinnovare per spalmare il ricco ingaggio percepito né di abbassarselo.
Inoltre, l’intenzione del suo entourage – almeno fino a questo momento – è quello di portare il proprio assistito alla scadenza del contratto fissata per il 30 giugno 2026 in modo da ottenere un ricco ingaggio dal prossimo club. La volontà della dirigenza della Juventus, invece, è di tutt’altro canto. Un addio a parametro zero del classe 2000, strappato alla Fiorentina nel gennaio 2022 per 70 milioni più 10 di bonus, sarebbe un danno incalcolabile per le casse del club. L’intenzione, in caso di mancato rinnovo, è quella di cederlo la prossima estate cercando di svalutarlo il meno possibile durante questa seconda parte di stagione.
