L’Ad dell’Inter ed ex dirigente bianconero non le manda a dire al suo vecchio allenatore Massimiliano Allegri.
Negli anni di Conte e del primo ciclo di Allegri una delle forze riconosciute in tutti i settori della Juventus era la presenza di una fortissima struttura societaria e dirigenziale, capace di gestire ogni difficoltà e ogni bufera in cui si è ritrovata.
La triade composta da Marotta, Agnelli e Paratici era il fiore all’occhiello di una società profondamente presente in tutti gli ambienti, dal campo alla gestione finanziaria allo scouting di calciatori, e non è un caso che la parabola discendente bianconera sia iniziata in concomitanza con lo sfaldamento di questa triade.
La scelta della figura di Giuntoli va proprio in questa direzione, cercare di ridare credibilità e stabilità ad una dirigenza che negli ultimi anni è sembrata quasi terra di nessuno e di cui Allegri si era assunto, forse inconsciamente, la guida.
A tal proposito è curioso che la società che per prima ha messo la parola fine al dominio bianconero sia guidata proprio da Beppe Marotta, oggi “ministro plenipotenziario” dell’Inter, il quale in occasione della festa scudetto dell’Inter Club Milano si è lasciato andare a qualche dichiarazione forte sul suo ex allenatore, Max Allegri.
Juventus, Beppe Marotta:” Il corto muso è diventato corto lungo”
In queste ore stiamo vedendo un Beppe Marotta scatenato, che in occasione del passaggio, che nella forma si è già consumato ma che nella sostanza è ancora in divenire, dell’Inter da Suning ad Oaktree ci sta tenendo a ribadire la forza della società e a dare maggior peso al traguardo della seconda stella.
Per tutta la prima parte di stagione la corsa scudetto sembrava un’affare a strisce bianconereazzurre con Inter e Juventus praticamente appaiate alla ripresa del campionato.
Per l’Ad la virata decisiva è arrivata proprio in occasione dello scontro diretto: “La svolta è stata la vittoria contro la Juventus, era un corto muso con Allegri e poi è diventato un corto lungo!” con un chiaro riferimento all’espressione più famosa dell’ormai ex allenatore bianconero Max Allegri.
La stagione dell’Inter è stata accompagnata fin da subito da una grandissima consapevolezza degli obiettivi e dei propri mezzi, ai nerazzurri non hanno mai tremato le gambe: “Finché la matematica non ci ha dato la certezza, c’era quell’ansia, ma non paura perché c’era consapevolezza di essere forti“.
La speranza dei tifosi bianconeri è che il tandem Motta-Giuntoli possa riportare la Juventus a sfidare e battere le rivali, come la storia bianconera insegna e pretende.