Juve, Rabiot e il rapporto con Allegri: retroscena sul passato

Adrien Rabiot ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del club, tra gli argomenti il rapporto con Allegri e le dichiarazioni sul futuro.

La Juventus è riuscita a tornare finalmente alla vittoria dopo quattro gare di fila e l’ha fatto all’ultimo secondo onorando il proprio motto: fino alla fine. Nel lunch match di domenica contro il Frosinone i bianconeri hanno nuovamente rischiato di non portare a casa i tre punti pieni, cosa che poi non è successa grazie alla rete decisiva di Daniele Rugani arrivata nei tempi supplementari a quindici secondi dal triplice fischio finale. Una vittoria che riporta indubbiamente entusiasmo negli spogliatoi bianconeri soprattutto in vista del big match contro il Napoli di domenica sera.

Nonostante la gioia di essere ritornati alla vittoria, Max Allegri non può proprio sorridere al 100% infatti durante la gara contro la squadra di Di Francesco, il mister ha perso sia Adrien Rabiot che Weston McKennie che non saranno disponibili per la trasferta al Maradona. Il primo si è lussato l’alluce del piede destro mentre il secondo ha rimediano una lussazione alla spalla. La notizia peggiore è che il match contro i partenopei potrebbe non essere l’unico a cui non prenderanno parte. Le loro condizioni saranno comunque quotidianamente monitorate.

Rabiot ai microfoni dei canali ufficiali del club: le parole

Approfittando del suo stato di fermo, proprio il centrocampista della Juventus Adrien Rabiot ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dei canali ufficiali del club, dove ha parlato del suo percorso in bianconero, del record delle 200 presenze con la maglia della Juve e anche del rapporto con Max Allegri. Di seguito le sue dichiarazioni:

Sulla sua crescita:

“Ricordo quando sono entrato contro il Genoa e ho ricevuto due cartellini gialli e poi un rosso, ma ho comunque vinto. Quell’esperienza mi ha aiutato a crescere. Ci sono stati anche momenti negativi, quando siamo stati confinati in casa a causa della pandemia”.

Rabiot però ricorda il 2020 anche come l’anno del suo primo gol in bianconero arrivato contro il Milan a San Siro: “Senza i tifosi è stato strano. Non ho potuto festeggiare come avrei voluto”. Ha ammesso il giocatore.

Juve, le dichiarazioni di Rabiot
Rabiot parla sul suo futuro e sul rapporto con Allegri (lapresse) spazioj.it

Sullo Scudetto:

Sono stato accolto molto bene e alla fine è arrivato il premio, quindi è un grande ricordo. Per me era una cosa incredibile vincere qui in Italia. La prima volta non si scorda mai. Per me vincere uno scudetto con la Juve è una delle cose più belle che ho vissuto. Alla fine non abbiamo potuto festeggiare con i tifosi ma è comunque un bel ricordo e spero di vincerne altri qui

Poi Rabiot ha raccontato anche com’è nato il suo soprannome Wild Horse in italiano cavallo pazzo, datogli dai tifosi:

“È il mio soprannome, la maschera mi è stata regalata da un tifoso della Juventus, l’ho indossata e ce l’ho ancora, la foto è diventata virale”

Per il centrale bianconero il rapporto con i tifosi è importante ed è cresciuto nel corso degli anni e il fatto di sapere di essere amato e sostenuto da loro è sempre molto importante sia per lui che per la stessa squadra. Tra le domande non poteva poi mancare quella sul rapporto di Max Allegri, che ha sempre creduto in lui:

Mi voleva anche prima del mio arrivo, quando ero ancora al PSG, poi sono arrivato con Sarri. L’avevo già visto l’anno prima, abbiamo parlato e mi voleva in squadra, da lì è iniziato il rapporto con lui. Max è un grande professionista, ci sono pochi allenatori come lui, ho un buon rapporto con lui”.

Adrien ha ammesso anche la sua emozione infinita nell’aver indossato la fascia da capitano nel match contro il Milan a San Siro quest’anno, momento che per il francese resta uno dei ricordi più belli legati alla Juventus: “L’ho indossata 4/5 volte, sono orgoglioso di questa cosa”. Infine il giocatore ha parlato dei suoi raggiungimenti futuri: “Cerco di dare il meglio di me, sono orgoglioso. 200 presenze sono tante, è un bel traguardo. Ho sempre cercato di dare il meglio e continuerò a farlo”.

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