Juventus, sette finali perse in Champions? Allegri non ci sta: “La cosa importante è un’altra”

Massimiliano Allegri ha raggiunto un traguardo importante per la sua carriera: 405 panchine con la Juventus. Le sue parole sui bianconeri.

Nel pre-gara di Juventus-Udinese, Massimiliano Allegri ha ricevuto un piccolo regalo dal club bianconero per festeggiare le 405 presenze in panchina con la Juventus. Un risultato non di poco conto per Allegri, che arriva ad eguagliare una leggenda come Marcello Lippi.

Non solo lo eguaglierà, ma Allegri supererà Lippi, entrando di fatto nella storia del club. Le sorprese, però, per il tecnico livornese, non finiscono qui. La Juventus ha celebrato le 405 panchine di Allegri con una nota ufficiale e con un’intervista riservata all’allenatore, oltre ad altri omaggi da parte di molti campioni bianconeri del passato.

Allegri: “La Juventus ha perso sette finali? No, ne ha giocate nove”.

Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della Juventus, nella quale ha ripercorso tutte le tappe più significative della sua carriera sulla panchina della Juventus.

Il tecnico ha parlato della Champions League del 2017-18 e soprattutto della gara contro il Real Madrid: “Quella sera entro tranquillo, sapevo che la squadra poteva ribaltare il risultato. Così è stato, ma è mancato l’ultimo pezzettino. Magari avrei dovuto fare una sostituzione prima. I supplementari erano a un passo”.

Allegri ha poi proseguito riguardo Carpi-Juventus del 2015-16, match nel quale si infuriò lanciando via la sua giacca: “Ho sempre detto ai ragazzi di dover vincere le partite. L’ho imparato da quando sono arrivato alla Juventus ricordando le parole di Gianluca Vialli. Non è tanto per il pareggio, mi volevano rovinare il Natale”.

Poi sulle emozioni provate da allenatore: “Ho avuto il piacere e l’onore di allenatori grandi campioni e uomini. Alla fine gli scudetti e le grandi vittorie si ottengono grazie agli uomini. Ogni volta che parlo con loro mi emoziono, hanno fatto la storia della Juventus e della Nazionale. Mi ritengo prima un uomo e poi un allenatore fortunato. Stare a contatto con grandi campioni è un privilegio per pochi”.

intervista Allegri
L’intervista di Allegri per le 405 panchine in bianconero (LaPresse – spazioj.it)

Su Gigi Buffon: “Gigi diceva sempre una frase ‘c’erano partite che non si devono giocare ma vincere’. Da lui ho imparato molto oltre che ammirare il grande portiere che è stato. Per vincere i trofei, si devono vincere il 70-80% delle partite, poi ci sono gli scontri diretti da giocare”.

Sulle finali di Champions perse: “Mi sono battuto tanto. La Juventus ha perso sette finali? No, ne ha giocate nove. Questa è la cosa più importante. Vincere di più sarebbe stato meglio. Quando ricordi e riguardi quei momenti lì, vuol dire aver fatto il massimo. Viviamo e giocare per quegli eventi che ti danno emozioni e adrenaline pazzesche”.

Infine su Danilo e Rabiot“Danilo è un giocatore con cui sto lavorando. È un ragazzo d’oro, il leader di questa squadra. È un uomo di spessore e livello molto alto. Quando è arrivato (Rabiot), io sono andato via. È cresciuto molto come persona ed è maturato. L’anno scorso ha fatto un campionato straordinario e si sta ripetendo. È un calciatore straordinario anche all’interno dello spogliatoio”.

Maria Grazia Dell’Angelo

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