Si è spento a 89 anni, lutto nel mondo del calcio

Ci ha lasciati Kurt Hamrin: a lui sono legati tanti pezzi di calcio della nostra penisola. Fu la Juve a portarlo in Italia.

Nella notte, all’età di 89 anni, si è spento Kurt Hamrin, ex attaccante e allenatore svedese.

Nato a Stoccolma il 19 novembre 1934, Hamrin ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano, in particolare con la maglia della Fiorentina, dove ha militato per nove stagioni diventando una vera e propria leggenda.

Da Torino partì il suo legame con il calcio italiano

La sua avventura in Italia iniziò nel 1956-57 con la Juventus che, come raccontato da lui stesso, lo seguì mediante la Fiat Svezia di Stoccolma. Tuttavia, con i bianconeri non trovò grande spazio: la stagione precedente della “Vecchia Signora” era stata un disastro e la famiglia Agnelli vide in lui un uomo capace di rinforzare la rosa.

Ma il ventiduenne svedese in quell’ annata subì ben quattro infortuni e non andò oltre le 8 reti. La stagione successiva, così, passò al Padova: passaggio frutto, ed oggi possiamo affermarlo, di una decisione troppo avventata.

Ma fu lontano dal capoluogo piemontese che iniziò a spiccare il volo.

Il viaggio dell’evoluzione di Hamrin

Fu “faina” a Padova, dove l’ allenatore Rocco lo accostò ad un “cronometro svizzero”, per la sua straordinaria capacità di gestire il tempo nei rimpalli: la sua abilità nel vincere con una frazione di secondo lo rendeva un giocatore unico.

A Firenze da “bimbo”, per il suo aspetto mite e furbo, divenne “uccellino”, per il suo stile di gioco agile e veloce, sempre pronto a sferrare attacchi decisivi, quasi in contrasto con la sua fisicità. In riva all’Arno, Hamrin visse il periodo più fulgido della sua carriera. In 289 gare con la maglia gigliata realizzò 151 reti, diventando il miglior marcatore della storia viola: un record che resistette per oltre 40 anni fino a quando Gabriel Omar Batistuta lo superò nel 2000.

A trentatré anni, Hamrin fece il suo passaggio al Milan, scatenando quasi una rivolta. Gli intellettuali fiorentini furono addirittura sull’orlo di riunirsi per firmare un manifesto contro la sua partenza. Con la maglia rossonera, finalmente, Hamrin riuscì a conquistare il suo primo scudetto nel 1968, togliendolo alla Juventus di Heriberto. Proprio contro la “Vecchia Signora” aveva segnato il gol decisivo a Torino, uno dei suoi ultimi colpi da protagonista.

Lutto nel mondo del calcio, se ne va Hamrin all'età di 89 anni
Hamrin lutto calcio 89 anni – ANSA – SpazioJ.it

Un modello per tanti altri campioni bianconeri

Tra le tante stelle ispirate dall’ esempio di Hamrin spicca quella di Paolo Rossi, che ha illuminato un bel pezzo di storia bianconera. Ha più volte ribadito che, da tifoso della Fiorentina, ha sognato, sin da piccolo, di giocare e segnare come lui.

Con la scomparsa di Kurt Hamrin se ne va un pezzo di storia del calcio italiano e svedese. Un attaccante di classe e di talento, capace di regalare giocate memorabili e di accendere la fantasia dei tifosi. La sua eredità rimarrà viva per sempre nei cuori di chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare e degli atleti che si sono ispirati a lui.

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