Rivoluzione Juve, quanti addii senza Champions: chi rischia di più

Una stagione, ancora una volta, senza trofei in casa Juve. Una Champions League sempre più a rischio con la probabile nuova sanzione che arriverà in campionato. Tanti i giocatori in bilico in caso di squalifica dalle coppe europee o di mancata qualificazione Champions. C’è il rischio che i bianconeri debbano affrontare una nuova rivoluzione interna per far quadrare il bilancio, rendendo sostenibile il prossimo mercato e cercando di riconquistare un trofeo che manca da troppo per una big come i bianconeri.

Carenza di gioco e risultati, Max a rischio

Il primo tra tutti ad essere poco sicuro del suo posto è proprio l’allenatore: Max Allegri. Il livornese, nonostante la seconda stagione consecutiva senza trofei, ha ancora un contratto lungo (scadenza nel 2025) ed oneroso (7,5 milioni netti all’anno più bonus). Ma, a meno di dimissioni, pare sia destato a restare. La dirigenza è soddisfatta di come il mister ha gestito la squadra nel periodo difficile di penalizzazioni anche se non è molto convinta di come abbia gestito le due partite più importanti della stagione (Inter in Coppa Italia e Siviglia in Europa League). Rimangono i dubbi tattici, evidenziati anche da Szczesny nel post-partita del match europeo. Il polacco ha parlato di una squadra troppo difensiva e bassa dopo il gol del pareggio, aggiungendo che la squadra non ha meritato di portare a casa il risultato.

Alcuni big della vecchia guardia pare abbiano “tradito” Max. Alcuni tra i quali, come Di Maria e Cuadrado, sono stufi del gioco difensivo e arroccato dietro. Così come i tifosi, anche loro chiedono sempre più un gioco maggiormente votato all’attacco piuttosto che alla difesa.

Massimiliano Allegri

Come sarà la Juve 2023-2024?

Un mix di giovani e senatori per il futuro: Perin, De Sciglio, Danilo, Bremer, Bonucci, Gatti, Fagioli, Miretti, Locatelli, Kostic, Iling. Paredes non ha convinto e tornerà al PSG, non sarà riscattato. Rabiot e Cuadrado entrambi in scadenza e difficile che prolunghino. Il francese ha molte richieste dalla Premier e sembra convinto ad accettarne una. Il colombiano avrebbe anche voluto restare, ma la società ha detto no. Per entrambi ci sono dei piccoli spiragli di rinnovo, ma si sono complicati ulteriormente col rischio esclusione dalle coppe europee.

Senza Champions un sacrificio sarà indispensabile. Occhio a Vlahovic e Chiesa. Il primo ha mercato in Premier, ma occhio anche al secondo che non è considerato intoccabile da Max. Szczesny, Rugani, Kean e Alex Sandro sono altri nomi che i bianconeri valuterebbero in caso di offerte. Il brasiliano, nonostante il rinnovo recente, percepisce 6 milioni annui e la società se ne priverebbe volentieri. Verranno fatte delle valutazioni anche su Milik e Di Maria. Il polacco piace molto ed il riscatto non è troppo oneroso, ma nella partita più importante della stagione gli è stato concesso solo qualche minuto. Ad inizio stagione tutto il riscatto era quasi certo dopo ottime prestazioni, ma infortuni e qualche partita altalenante hanno portato a mettere in dubbio il suo acquisto.

Per El Fideo il discorso è aperto. L’argentino percepirebbe 6 milioni per un’altra stagione con una squadra che rischierebbe di non avere introiti dalla Champions. Prestazioni altalenanti, età avanzata, ingaggio elevato son tutti fattori che farebbero pendere la società verso il no al rinnovo, ma si deciderà a termine del campionato e della sentenza. Pogba percepisce 10 milioni all’anno per 3 stagioni, ma il club non si opporrebbe se il francese dovesse chiedere di andar via. La tecnica è invidiabile, ma in stagione non è mai risultato decisivo per colpa degli infortuni. Pochissimi minuti giocati per lui in tutte le competizioni e con una partita da titolare (dove è uscito dopo poco per infortunio).

Rivoluzione. Questa la parola chiave dunque del prossimo mercato Juve. Una ricostruzione che andrà fatta dal profondo ed in maniera più coincisa e congrua.

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