Lemina sbotta: “Alla Juve ci sono degli status da rispettare”, poi il retroscena a sorpresa su Allegri

Mario Lemina, centrocampista francese classe 1993, ha giocato nella Juventus dal 2015 al 2017 lasciando un buon ricordo in terra bianconera.

L’attuale centrocampista del Wolverhampton è tornato a parlare proprio del suo periodo in quel di Torino ai microfoni del canale YouTube Colinterview, queste le sue parole:

Sono andato alla Juve con l’obiettivo di dimostrare di poter far parte di quel gruppo. Nelle prime dieci partite ero l’uomo più felice del mondo. Marchisio si fece male in quel periodo e quindi ho potuto giocare di più, il mister mi dava fiducia. Ho giocato sei partite e per cinque volte sono il migliore in campo. Dunque, per me tutto andava bene”.

“Quando poi c’è stato il ritorno di Marchisio, il Principino di Torino, lui doveva giocare e io non avevo problemi su questo. All’inizio è stato difficile ma lui doveva giocare per ritrovare la forma. Ma quando sei il migliore in 5 partite su 6, diventa poi difficile mordere il freno in panchina. Ho iniziato a fare domande e da lì è diventato più difficile per me accettarlo, perché sapevo il mio livello, sapevo di poter giocare. Ero in panchina perché ci sono degli status da rispettare”.

Lemina, Juventus
Mario Lemina, Juventus (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Lemina svela un retroscena su Allegri: le parole

C’è stata un’incomprensione con Allegri in campo, durante un allenamento. Quel fine settimana avevamo perso e ho l’impressione che tutta la frustrazione del momento l’abbia messa su di me. Io non l’ho accettato, abbiamo avuto questa discussione che non andava bene, che ha appesantito l’ambiente durante. Da lì per un mese mi sono allenato da solo, l’allenatore non ha apprezzato quello che ho fatto e nemmeno io ero contento.”

“Da lì in poi sono stato super sorpreso dalla posizione dei miei compagni. Bonucci, Chiellini, Buffon, Evra. Sono andati dall’allenatore e gli hanno detto che doveva reintegrami perché ero uno dei migliori talenti della squadra. Quando ho visto i compagni prendere le mie parti, ho pensato che alla fine avessi ragione, ero troppo contento, era incredibile”.

Achille Strombetta

'); }); return; }, add : function(_this){ var _that = jQuery(_this); if (_that.find('p.cpwp-excerpt-text').height()