Spalletti punge la Juventus: “Prima era un colosso, adesso ci si può giocare”

Finisce 5 a 1 il big match della diciottesima giornata di Serie A con il Napoli che, di fronte ai propri tifosi, divaga e diventa la prima squadra dopo quasi 30 anni a segnare cinque goal alla Juventus.

Napoli-Juventus, dichiarazioni post partita Spalletti

Luciano Spalletti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di DAZN:

“È una bella serata, abbiamo giocato una grande partita a ritmi altissimi, come dobbiamo fare. Perché il pubblico è stato importantissimo, però questa squadra ha saputo ricreare l’amore per la maglia e una partita come quella di stasera deve saperla giocare. La squadra si è meritata questa partita”.

“Noi siamo rimasti dentro la partita nella manuera corretta dopo il goal loro grazie anche ai tifosi che ci hanno aiutato a gestire il momento con la Juventus che ci stava mettendo in difficoltà. Noi dobbiamo fare le stesse cose di sempre perché ci alleniamo per quello. Si è visto nel goal preso, se andiamo a giocare nei duelli e nei contrasti ne perdiamo di diversi, perché non sappiamo fare questa cosa qui. Dobbiamo quindi giocare, stasera abbiamo perso diversi palloni, ma quello è il nostro DNA”.
Spalletti
Spalletti Napoli Juventus

“L’atteggiamento deve essere quello di fare la partita, perché a noi riesce far questo. Abbiamo difensori bravi a campo aperto come Kim o Rahmani, a volte però siamo costretti a rincorrere e a fare corse dispendiose. Ma questo è l’atteggiamento, persa la palla dobbiamo correre. Osihmen è fortissimo, a me stupiscono le sue potenzialità. È il più completo di tutti. Sulla palla strisciata per terra è devastante. Sul contatto fisico è forte, regge botta, si è spaccato la faccia perché si butta sul pallone, rischia sempre ma ha moralità e potenzialità”.

“Stasera festeggio andando a cena con i miei figli che vengono da Milano e domani ci si allena”.

“Abbiamo mandato un messaggio a noi stessi, perché pensiamo sempre di non essere squadra da questi livelli. La Juventus l’abbiamo sempre sofferta tutti, perché era un colosso. Ma ora ci si può giocare contro, non dovevamo avere il rimorso di essere stati titubanti”.

Giacomo Pio Impastato

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