Dopo un girone di Champions da incubo, con 5 sconfitte in 6 partite e soli tre punti conquistati, la Juventus inizia a pensare all’Europa League.
Una consolazione, seppur magra, per chi da dieci anni a questa parte vedeva gli ottavi di finale di Champions come un obbligo più che un obiettivo.
Adesso però l’imperativo è pensare al futuro, magari sfruttando – come sottolineato ieri da Allegri – la rabbia generata da un passato non proprio esaltante.

Europa League, la Juve partirà dai sedicesimi: il regolamento
La Juventus, come tutte le terze classificate nei gironi di Champions, ripartirà dai sedicesimi di Europa League.
Un percorso lungo e tortuoso, dunque, quello che aspetta i bianconeri se vorranno conquistare la finale del prossimo 31 maggio a Budapest.
Dai sedicesimi ripartiranno anche le otto squadre che si sono classificate come seconde nel girone di qualificazione della vecchia Coppa Uefa.
Tutte le altre invece, classificatesi come prime, accederanno direttamente agli ottavi di finale.
Europa League, le possibili avversarie della Juve
Visto che una delle seconde classificate è la Roma, e che squadre dello stesso campionato non possono affrontarsi prima dei quarti di finale, sono sette i club possibili avversari della Juve ai sedicesimi.
C’è il PSV, proveniente dal girone A; poi tre francesi: Rennes, Nantes e Monaco.
Possibile l’incrocio anche con i danesi del Midtylland e con i tedeschi dell’Union Berlino, ma il vero spauracchio per la Signora è il Manchester United di Erik Ten Hag.
PIERFRANCESCO VECCHIOTTI