Un anno e mezzo con più ombre che luci: potremmo riassumere così l’Allegri bis sulla panchina della Juventus.
Il tecnico toscano, tornato in bianconero con il compito di riportare Madama ai fasti di un tempo, si sta dimostrando incapace di risolvere una situazione che ormai da qualche anno non è più rosea.
Colpa dei tanti infortuni, colpa di calciatori che non sembrano gettare il cuore oltre l’ostacolo o colpa dello stesso Allegri?
Secondo molti la risposta sta proprio nell’ultima domanda: il principale responsabile del tracollo juventino è l’allenatore.
I numeri dell’Allegri 2.0 alla Juve
Quando molti storcevano il naso per un gioco mai del tutto convincente, Max Allegri rispondeva con i fatti. O meglio, con i numeri: 5 Scudetti, 4 Coppe Italia e due Supercoppe vinte fra il 2014 e il 2019.
In media più di due trofei a stagione. Scusate se è poco.
Ora, invece, il gioco continua a latitare e le vittorie non arrivano.
Dopo una prima stagione da “zero tituli“, come non accadeva da dieci anni nella Torino bianconera, quest’anno va ancora peggio: la Juventus è già eliminata dalla Champions League ed in campionato è ottava, a meno 10 dal Napoli capolista.
Sei le sconfitte nelle prime sedici partite stagionali: numeri impietosi per una squadra che si presentava ai nastri di partenza come una delle principali candidate alla vittoria finale del campionato.
L’attacco di Tancredi Palmeri: “Allegri inadatto alla Juve!”
Al coro di contestazione si è unito anche il giornalista Tancredi Palmeri, che ha scritto:
“Se per Allegri l’eliminazione dai gironi in Champions non è un fallimento, vuol dire che per lui è normalità.
E dunque significa che Allegri è inadatto ad allenare la Juventus a prescindere dal risultato”.
PIERFRANCESCO VECCHIOTTI
