Tracollo Juventus, la stagione è già finita: ora anche Agnelli sembra arrendersi

La stagione della Juventus è finita ieri sera, in Israele. Un risultato senza precedenti considerato il girone, tutt’altro che fuori dalla portata, e il mercato fatto in estate con l’arrivo di calciatori del calibro di Di Maria, il ritorno di Pogba, Bremer e Kostic. La Juve non solo perde in casa del Maccabi Haifa, ma compromette del tutto le sue chances di qualificarsi agli ottavi di Champions League. Questa Juve è finita o, forse, non è mai cominciata. Ora i tifosi chiedono a gran voce le dimissioni di Allegri, che ora pare aver perso la simpatia anche dei piani alti bianconeri, nonostante, la rinnovata “fiducia” data ieri da Andrea Agnelli (più per una questione di bilancio che per volontà societaria).

Juventus Maccabi Haifa fallimento

È stato Andrea Agnelli a rivolere Allegri facendogli un contratto faraonico (motivo per il quale si tarda all’esonero del tecnico livornese), mentre sono stati Nedved e Arrivabene a ripudiare Dybala (vero e proprio fuoriclasse in questo avvio di stagione con la sua Roma), Cherubini a fare una campagna acquisti ancora una volta costosa puntando sul tutto e subito che al momento non sta portando a risultati. A nemmeno metà ottobre la stagione della Juve è già finita con il secondo fallimento consecutivo. E se, come pare, non arriverà nemmeno il quarto posto in campionato, questa volta potrebbe arrivare anche il pesante ridimensionamento della rosa.

Juventus Maccabi Haifa fallimento

Ieri non c’è stata partita, perché la Juve non è più un avversario credibile per nessuno. Ieri il Maccabi, squadra nettamente inferiore, con un monte ingaggio circa venti volte inferiore a quello juventino ha preso a pallate Szczesny fin dai primi minuti. E se, nel primo caso, dopo tre minuti, il portiere polacco è riuscito a smanacciare su colpo di testa di Pierrot, è stato sorpreso dall’inzuccata di Atzili, dopo neanche sei minuti. Il cross è stato di Cornud, il fatale ritardo di Rugani, preferito a Bremer, ennesimo errore anche di formazione di Allegri in questo avvio di stagione.

Juventus Maccabi Haifa fallimento

L’intervento di ieri sera di Andrea Agnelli non era previsto, ma assolutamente necessario, forse anche un po’ in ritardo. I tifosi bianconeri avrebbero voluto sentirlo parlare già dopo la partita con la Salernitana per reclamare rispetto. Questa volta, però, il presidente della Juve non poteva proprio evitare di presentarsi davanti a microfoni e telecamere. Perché contro il Maccabi Haifa è stato toccato il punto più basso di tutta la sua gestione. Questa volta Agnelli ha parlato e ha parlato chiaro, usando parole come “vergogna”, chiedendo “scusa”, invocando reazioni da parte di tutti. Ma assolvendo ancora una volta Max Allegri, perché mettere tutti sullo stesso piano, reclamando un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le persone che operano attorno alla prima squadra equivale anche a togliere tante responsabilità all’uomo che più di tutti dovrebbe trovare soluzioni e invece continua ad accumulare problemi.

Juventus Maccabi Haifa fallimento

Il tracollo Juventus, però è qualcosa iniziato qualche stagione fa, quando la Juventus diede il ben servito a Maurizio Sarri, da allora solo stagioni in decrescendo, fino al fallimento totale di ieri sera, il punto più basso della storia juventina degli ultimi dieci anni. Ecco perchè qualcuno deve iniziare ad assumersi le proprie colpe.

'); }); return; }, add : function(_this){ var _that = jQuery(_this); if (_that.find('p.cpwp-excerpt-text').height()