Ai microfoni di Sky Sport ha parlato Massimiliano Allegri dopo la sconfitta contro il Genoa. Queste le sue parole:
“Mi dispiace non aver vinto questa partita. Purtroppo non siamo stati capaci di rallentare un po’ l’azione, anche per caratteristiche dei nostri giocatori. Dispiace perdere, anche se a livello di classifica conta poco. Bisogna far tesoro di questa partita anche in vista della Coppa, non possiamo sbagliare tutte queste occasioni“.
Su Vlahovic: “Per quanto riguarda Dusan sono contento, deve migliorare ma penso che abbia fatto bene anche questa sera. Io ho provato a spiegare che Vlahovic potesse sbagliare ogni tanto. Si deve partire dal presupposto che ha meno partite di altri in Serie A, per questo deve migliorare e trovare un suo equilibrio. Io credo che l’anno prossimo possa crescere tanto dal punto di vista della serenità. Stasera ha fatto una partita tecnicamente buona, giocasse sempre così sarebbe un bene per la squadra. Non deve sentirsi in difetto quando non segna“.
Su Kean: “Moise è un giocatore che di solito ogni mezza occasione fa gol, stasera ne ha avute 5-6 e non c’è riuscito. Il calcio è così. Anche lui è un 2000, ha tanta esperienza ma ogni tanto sbaglia: fa troppa lotta e non gioca semplice quando dovrebbe farlo“.
Sul rigore di Criscito: “La sensazione è che stasera avrebbe fatto gol, al 95esimo nella stessa porta non poteva sbagliare“.
L’allenatore della Juve ha parlato anche ai microfoni di DAZN. Di seguito il suo intervento:
“Dybala ha fatto una bella prestazione rispetto alle ultime. Mi dispiace per la sconfitta, avevamo perso solo con l’Inter nel girone di ritorno. C’è stato un momento in cui il Genoa è andato in difficoltà. Usciti Arthur, Miretti e Dybala avevamo solo giocatori di contropiede, quindi spesso non gestivamo la palla”.
“Miretti ha fatto una partita di un livello tecnico importante. Anche oggi ha gestito meglio la palla: ha una tranquillità che raramente vedi in un ragazzo della sua età. Mercoledì non so se giocherà. Vlahovic ha fatto una buona partita rispetto alle ultime. Se non fa gol non si deve abbattere, si mette sempre a disposizione degli altri. Nella sfida dei tiri ho vinto io perché ho deciso che l’ultimo tiro era quello che contava (ride)”.
