Sacchi spiega la sconfitta della Juve: “Possesso lento, poco movimento e troppa individualità”

L’ex allenatore del Milan e commissario tecnico della nazionale italiana Arrigo Sacchi ha affidato i suoi pensieri sulla finale di Coppa Italia a La Gazzetta dello Sport: “Il Napoli si aggiudica con merito la Coppa Italia sconfiggendo la favorita Juventus.Ha vinto la formazione con maggiore volontà, modestia e spirito di squadra. La Juventus si è presentata con tutta la propria artiglieria formata da molti solisti e con un gruppo non totalmente motivato. I bianconeri hanno immediatamente preso il comando del gioco, ma con ritmi e velocità blandi. Il possesso è stato lento, lo smarcamento insufficiente e solo individuale. Pochi movimenti senza palla, scarsi attacchi alle spalle della difesa azzurra. Non soddisfacenti neppure le tempistiche. I cambi di velocità individuali affidati a Douglas Costa e Dybala. I tre attaccanti si sono mossi poco e male sia in fase offensiva che difensiva, dove poche volte si collegavano ai compagni. La sconfitta juventina potrebbe fare bene. È evidente che la Juve può aspirare di superare il turno in Champions ma deve migliorare collettivo, grinta, velocità e ritmi. Solo la collaborazione, la comunicazione e la sinergia miglioreranno il singolo. In Champions si vince se hai un gruppo di fuoriclasse con la giusta ambizione e volontà”.

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