SPAL-Juve, Sarri a Sky: “Rigore con il VAR non funzionante? A parti invertite sarebbe venuto giù il mondo”

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Sky al termine del match vinto per 2-1 contro la Spal.

LA PARTITA

Abbiamo avuto tantissime palle gol, oggi era una partita da chiudere ampiamente e invece l’abbiamo tenuta viva disputando una partita di buon livello, credo che la squadra sia in netta crescita. La sensazione è che in questo momento stiamo producendo con una discreta continuità aldilà dei gol fatti. Stiamo subendo tanti gol su rigore, oggi abbiamo preso un rigore dal VAR mentre il VAR non funzionava. A parti invertite sarebbe venuto giù il mondo, aldilà se il rigore ci fosse o no.

CHIELLINI

Ha fatto un’ora oggi e 20 minuti nell’ultima partita e in questi 80 minuti non abbiamo preso gol. In questo momento non è in grado di giocare una partita ogni tre giorni, però vista l’evoluzione negli ultimi dieci giorni, può diventare uno pronto a sparare una prestazione nelle due gare settimanali.

L’ATTEGGIAMENTO

In certi momenti della partita difendiamo bene anche in avanti in maniera attiva, nei momenti in cui non riusciamo a prenderli alti e ci abbassiamo diventiamo passivi, aspettandoli nel limite dell’area di rigore e non a caso prendiamo diversi tiri negli ultimi venti metri. All’inizio della stagione questo problema si ripeteva regolarmente, ora a ritmi più contenuti. Noi siamo una squadra in crescita, penso che abbiamo ancora margini di miglioramento, soprattutto nella continuità d’azione e di applicazione, anche se dal punto di vista dell’applicazione oggi abbiamo reagito bene, giocando tre giorni prima di una sfida importante come quella contro il Lione.

LA CHAMPIONS

Il nostro obiettivo è il campionato, la Champions League deve rimanere un sogno. Nella vita a volte è più bello rincorrere sogni che raggiungere gli obiettivi. E’ chiaro che da grandi motivazioni ma è altrettanto chiaro che è una competizione terrificante, in cui le partite sono tutte difficili e quando arrivi alle ultime partite diventa veramente dura. E’ una competizione alla portata di dodici squadre, alla fine tra quelle vince la più forte e la fortuna gioca un ruolo fondamentale. Siamo una buona squadra, in Europa ce ne sono qualcuna più forte e qualcuna come noi.

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