Calciomercato 2020: la Juventus poteva fare di più?

Ieri sera alle 20 si è conclusa la sessione invernale del calciomercato. Oggi, a bocce ferme, è quindi possibile riepilogare l’operato della Juventus in questa sessione di mercato.

Oltre ai giovani Barrenechea, Ntenda, Marques e Vrioni, destinati ad aggregarsi alle formazioni giovanili bianconere, il colpo del mercato di gennaio della Juve si chiama Dejan Kulusevski.

Il classe 2000, esploso quest’anno al Parma che lo aveva prelevato in prestito dall’Atalanta, resterà però in Emilia fino al termine della stagione.

Per capire se l’investimento di 44 milioni (35 fissi + 9 di bonus) per un calciatore alla sua prima vera esperienza in Serie A sarà stato davvero un affare bisognerà quindi attendere la prossima stagione: per adesso, Kulusevski ha realizzato 5 gol e 7 assist in 24 partite con la maglia dei ducali e il suo bottino personale probabilmente continuerà ad aumentare da qui all’ultima giornata di campionato.

Sul fronte delle cessioni, invece, hanno definitivamente lasciato la Juventus Mandzukic, Emre Can e Matheus Pereira (finito al Barcellona nello scambio che ha portato Marques a Torino), mentre Pjaca e Perin sono stati ceduti in prestito, rispettivamente all’Anderlecht e al Genoa. Si è inoltre parlato a lungo dei possibili addii di Bernardeschi e De Sciglio, rimasti invece in bianconero.

I giocatori ceduti non sono quindi stati sostituiti: in alcuni casi (Emre Can, Pjaca, Perin) le cessioni sono state dettate dal sovraffollamento dei reparti in questione; dopo l’addio di Mandzukic, mai chiamato in causa da Sarri, manca invece un numero 9 in grado di far rifiatare Higuain e Dybala, soprattutto nelle partite in cui il tecnico bianconero schiera entrambi gli argentini nel tridente completato da CR7.

Un altro reparto che avrebbe potuto essere rinforzato da Paratici è la difesa, in particolare per quanto riguarda i terzini. Alex Sandro resta il titolare indiscusso sulla sinistra, mentre l’out di destra è stato ormai affidato con decisione a Cuadrado, adattato terzino a causa della mancanza di continuità nel rendimento e nella condizione fisica di De Sciglio e Danilo, capaci sulla carta di muoversi su entrambe le fasce ma spesso fuori per infortunio.

In una sessione di mercato in cui la diretta avversaria dei bianconeri per lo scudetto, l’Inter, si è rinforzata acquistando Young, Moses ed un top player come Christian Eriksen, era lecito aspettarsi qualcosa di più dalla Juventus? Può aver influito la preferenza di Sarri ad avere una rosa corta oppure sono stati soltanto i vincoli di bilancio a frenare la Juventus sul mercato?

Duilio Rega

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