Sarri in conferenza: “Ultimamente mi diverto ma dobbiamo migliorare”, Bonucci: “Cambiato il modo di giocare”

Maurizio Sarri e Leonardo Bonucci hanno parlato in conferenza stampa prima della finale di Supercoppa Italiana tra Juventus e Lazio.

Inizia il difensore.

LA SFIDA

La partita di campionato contro la Lazio ci ha dimostrato che gli episodi decidono i match. Loro sono in forma ma anche noi abbiamo fatto molte gare positive a livello di prestazione e risultati: questo ci dà fiducia per domani. Dobbiamo però fare una gara migliore di quella di Roma dove abbiamo concesso troppe occasioni.

FERMARE IMMOBILE

Immobile è un attaccante che lavora tanto per la squadra: lo fa anche in Nazionale. Servirà attenzione quando attacca la profondità ma la Lazio non è solo lui: è un’ottima squadra con una identità di gioco precisa, quindi servirà una Juventus perfetta.

PRIMA FINALE DA CAPITANO

La fascia non mi cambia molto, mi sono sempre messo a disposizione per la squadra e ho sempre avuto bisogno del gruppo per dare il meglio; domani sarà lo stesso. Il nostro capitano è Chiellini che sarà con noi in spogliatoio.

LA NUOVA JUVENTUS DI SARRI

Dopo la partita con la Lazio abbiamo ritrovato entusiasmo. Dovremo muoverci bene con i vari reparti per limitare gli inserimenti di Milinkovic e Immobile. Con Sarri abbiamo cambiato il modo di giocare e di interpretare la partita: siamo ad un ottimo punto ma non ancora al massimo. I gol presi sono frutto di errori individuali e fanno parte del nostro percorso di crescita.

LA SUPERCOPPA IN ARABIA

Qui c’è molto entusiasmo e i tifosi a gennaio ci hanno accompagnati con il loro calore. Ho parlato con Giovinco in questi mesi e mi ha detto che il popolo dell’Arabia Saudita è affezionato al calcio: vogliamo rendere felici i nostri supporters.

Tocca quindi a Maurizio Sarri.

DIVERTIMENTO

Ultimamente mi diverto ad allenare la Juventus e a vederla giocare perché la squadra fa quello che io ho proposto. Ci sono ancora dei difetti ma ci lavoreremo sperando di poterli risolvere. L’obiettivo è sempre l’utopia della perfezione, da scontenti siamo costretti a migliorare.

IL TURNOVER

Giochiamo ogni tre giorni e nonostante i nostri difetti abbiamo perso una sola gara. Abbiamo quindi molta continuità: nelle ultime due gare abbiamo fatto tanto dal punto di vista tattico, anche se alla fine ci siamo allungati sbagliando ma fa parte dei nostri errori di percorso. Il modulo è dispendioso e questo comporta nel finale un abbassamento di lucidità per mantenere le distanze tra i calciatori.

LE PAROLE DI ALLEGRI

Gli schemi sono cavolate e i giocatori sono come i cavalli? Se fosse così e se ne accorgessero i presidenti allora i nostri salari crollerebbero. Un tecnico non deve stravolgere i giocatori, e su questo siamo d’accordo, ma questo sono sue opinioni sono personali e quindi abbiamo un differente modo di intendere il lavoro.

LA GARA

Ieri tanti erano stanchi ma se la situazione migliora non faremo molti cambi. Non sento troppo la gara: lo scorso anno ho fatto tre finali. Noi teniamo molto a questo trofeo e abbiamo altre motivazioni che provengono dalla gara di campionato.

GIOCARE IN ARABIA

Non mi interessano le polemiche sul giocare in Arabia: per quanto riguarda il calcio credo alle tradizioni ma sono aperto alle innovazioni.

LA SITUAZIONE DEI GIOCATORI

Chiellini sarà a disposizione da febbraio, Szczesny è rientrato in gruppo e quindi è a disposizione, così come Ramsey e Douglas Costa, che però devono crescere fisicamente.

I GOL PRESI

Nelle ultime partite abbiamo preso due gol al 95′, quindi significa che facciamo errori: prendiamo gol quando siamo bassi. Non capisco dove sbagliamo e bisogna lavorarci. La Lazio è una squadra forte e pericolosa con un grande centrocampo: non so se la partita contro di loro in campionato sia stato uno spartiacque, questo lo vedremo nei prossimi mesi.

Christian Carnevale

Laureato in Lettere, dottorando in Scienze Politiche all'Università di Roma La Sapienza, la cui passione per la storia delle relazioni internazionali non è inferiore a quella per il gioco più bello del mondo. Nella grande famiglia di Rompipallone dall'agosto 2019, sempre con uno sguardo ipercritico sul mondo del calcio.
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