Champions League, i ricavi della Juventus: i bianconeri partono da oltre 58 milioni

Sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi è presente un interessante focus economico riguardante la Champions League, che domani ripartirà ufficialmente con i sorteggi di Montecarlo. I premi economici per chi partecipa alla competizione europea più importante sono sempre più ricchi e far parte delle 32 finaliste risulta un ottimo punto di partenza per il bilancio delle società. A livello finanziario si possono raggiungere risultati molto importanti anche senza ottenere la vittoria sul campo: ne è un esempio la Juventus del quinquennio di Max Allegri, che, nonostante le due finali perse contro Barcellona e Real Madrid, è comunque riuscita a mettere in tasca 450 milioni di euro. Un fatturato elevatissimo che ha permesso ai bianconeri di investire cifre elevate per l’acquisto di nuovi giocatori, Cristiano Ronaldo su tutti.

Per la stagione 2019/2020 il montepremi totale sarà ancora più alto e toccherà quota 1,95 miliardi di euro. Di questi, 292 milioni sono legati al market pool, 595 milioni al ranking storico, 488 vengono distribuiti per la sola partecipazione e 598 milioni legati ai risultati. Questi ultimi 598 milioni sono così divisi:

Qualificazione ai gruppi: 15.2 milioni

Vittoria nei gruppi: 2.7 milioni

Pareggio nei gruppi: 0,9 milioni

Ottavi di finale: 9,5 milioni

Quarti di finale: 10,5 milioni

Semifinale: 10,5 milioni

Finale: 15 milioni

Campione: 19 milioni.

Analizzando più nel dettaglio le squadre italiane, i premi sicuri senza scendere i campo sono i seguenti: 58,7 milioni per la Juventus, 41,8 per l’Inter, 37,9 per il Napoli e 23 per la rivelazione Atalanta. Chiudere il campionato al quarto o al quinto posto rappresenta quindi una differenza abissale: aspettiamoci dunque una lotta serrata fino all’ultima giornata.

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