Bonucci dalla Carrà: “Volevo essere un’icona. Mio fratello era più forte di me. Ho avuto tanti momenti difficili…”

Ospite nel nuovo show televisivo di Rai Tre condotto da Raffaella Carrà, Leonardo Bonucci è stato ospite della serata. Il difensore bianconero ha raccontato molto aneddoti della sua vita: “Dicevano che mio fratello Riccardo fosse più bravo di me, o almeno questo sostenevano gli addetti ai lavori. Potevo giocare a centrocampo, dovevo avere i piedi buoni. Poi ho utilizzato questa dote qualche metro dietro, in difesa. Ho sempre avuto il sogno di diventare un’icona del calcio. Milan? Ogni viaggio finisce con un ritorno a casa”.

La Nazionale e Torino

“In Nazionale faccio un po’ la chioccia, non c’era Chiellini che mi aveva abbandonato. Si è creato un gruppo che si sa divertire, che si sa comportare da gruppo. Noi veterani abbiamo la responsabilità di portare e far crescere i giovani. Adesso in Nazionale ci si diverte. Da dietro amo giocare a pallone e sono il primo a far ripartire l’azione. Quando c’è il contropiede però corro indietro, è un rischio a volte calcolato. Torino? Mi trovo benissimo, la città è a misura d’uomo. Siamo fortunati perché facciamo il lavoro che ci piace, in una città bellissima. I tifosi non sono pressanti. Con Ronaldo è stata un po’ più popolata, ma ci godiamo un minimo di libertà”.

La famiglia

“Non ho una vita semplice, quella dal calciatore non lo è. La famiglia ti dà stabilità e ti aiuta nei momenti di difficoltà. Sono tanti in una carriera a questi livelli. Ti ancori a quello che tieni e cerchi di poterti migliorare e di uscire da quel periodo. Ho avuto tanti momenti difficili, la botta arriva pesantissima”

redazione

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