Chiellini: “Kean patrimonio del calcio italiano. Scudetto? Vincere aiuta a vincere”

Il capitano della Juventus, Giorgio Chiellini, ha parlato ai microfoni di JTV dopo il brutto episodio occorso nella partita Cagliari-Juventus, quando Moise Kean è stato vittima di insulti razzisti. Queste le sue parole.

“Tengo a sottolineare che Moise è un patrimonio del calcio italiano, sta facendo tutto il meglio quindi non deve uscire per quello che non è. Ho rivisto anche le immagini, dal campo non ti rendi conto di quello che succede, e lui non ha fatto niente. Kean è un simbolo della rinascita del nostro movimento, non doveva succedere tutto questo, ma lui è stato bravissimo”.

“Se anche Matuidi si arrabbia è indicativo. Blaise è un ragazzo d’oro, nn perde mai la pazienza. Ha chiesto lui stesso all’arbitro si sospendere la partita e di fare gli annunci”.

Da dopo questa partita, si deve pensare a Moise come a Zaniolo, a Chiesa, a Barella, una figura positiva del calcio italiano, perché lo merita. L’unica cosa che ha sbagliato è stata la simulazione, sicuramente non lo rifarà.

È qui per imparare, ha 18 anni, è una figura molto positiva e non si meritava gli insulti che ha ricevuto.”

“Scudetto? Vincere aiuta a vincere, ma sopratutto quella voglia di provare emozioni sempre nuove. Avessi l’età per farlo vorrei vincerne altri otto di scudetti, ho ancora una voglia irrefrenabile”.

“Contro il Cagliari, molti dicevano saremmo andati in gita, che non avevamo più voglia. In carriera a Cagliari ho sofferto spesso e raramente ho visto partite così buone. Abbiamo fatto una partita seria e concentrata.
Siamo stati una squadra tosta che ha interpretato bene la partita e ha fatto tutto quello che aveva provato. 3-5-2? Un’arma in più, lo conosciamo bene e con Emre Can è un sistema più malleabile perché ha capacità difensive straordinarie. Può giocare dieci metri avanti”.

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