Finalmente Paulo!

L’occasione era di quelle ghiotte. La Juventus, in casa col Frosinone, proprio non poteva steccare e Dybala, dal canto suo, non poteva far sfuggire, nuovamente, l’appuntamento col gol.

LA GARA DEL 10

Paulo Dybala, fino a stasera, aveva messo la sua firma sul tabellino soltanto in due precedenti occasioni in questa Serie A: alla 6^, nel 2-0 casalingo contro il Bologna, ed alla 11^, nella vittoria, sempre all’Allianz Stadium, contro il Cagliari. Era il 2 novembre, più di tre mesi fa, un’enormità per l’argentino.

Questa sera, alla prima occasione disponibile, il 10 bianconero ha interrotto questo lungo digiuno: Ronaldo scivola, gli serve una palla come tante, ma Dybala la trasforma in magia. Da 10, da trequartista, si coordina e praticamente da fermo scaraventa nel sette la sfera, per buona pace dell’incolpevole Sportiello.

Liberatosi dal peso del gol, sapendo che la sfida con i ciociari era un appuntamento da non fallire in tal senso, el diez si esalta, giocando una partita ricca di preziosismi, di passaggi col contagiri e colpi dall’alto tasso tecnico. Si diverte Dybala, dopo aver trovato il gol. Il ruolo, tanto chiacchierato, che lo fa stare lontano dal bersaglio grosso, non fa più paura: si può far gol anche da lì, Allegri lo sapeva, Paulo doveva solo crederci.

DYBALDO

Non fa più notizia, ma stasera CR7 ha segnato nuovamente, chiudendo un cerchio aperto a Sassuolo: dopo la rete ai neroverdi, l’asso portoghese aveva esultato col classico Siuu a cui si aggiungeva l’altrettanto nota Dybala Mask. Particolare che non poteva sfuggire, gesto di vicinanza al 10 bianconero, in panchina in quell’occasione (poi subentrato).

Dybala, raccolta la palla proprio da Ronaldo, e scaraventata la stessa alle spalle di Sportiello, ha voluto emulare lo stesso gesto, al contario: ha esultato alla sua maniera, balzando in stile CR7. Quasi un ringraziamento, una dedica, verso chi non ha mai smesso di credere in lui. Come detto, Ronaldo ha segnato ancora, e per chiudere questa simpatica parentesi, ha ripetuto nuovamente questa strana e bella esultanza, fusione plasmata dalla gioia di due fuoriclasse.

Dybala è tornato a fare ciò che gli piace di più, ma non se n’era mai andato. Allegri, e Cristiano, lo sapevano.

Christian Masotti


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